Viareggio, si vota per la poltrona di sindaco: cinque alla resa dei conti

La città ha vissuto una delle campagne elettorali più combattute e ricche di colpi di scena. I candidati al consiglio comunale sono ben 517

A Viareggio si vota anche per la scelta del sindaco

A Viareggio si vota anche per la scelta del sindaco

Viareggio, 20 settembre 2020 - Il gran giorno è arrivato: l’elezione più sentita riguarda il sindaco, con 5 candidati e tra questi Giorgio Del Ghingaro alla ricerca del secondo mandato. Col civismo sono scese in campo 22 liste con 517 cittadini candidati al consiglio comunale, uno ogni 100 elettori (ogni lista ha al massimo 24 nominativi, solo l’M5S ne ha presentati 19 e Europa Verde 18). Questi gli aspiranti sindaco con le proprie compagini, in ordine di sorteggio: Roberto Baccelli (Movimento 5 Stelle); Giorgio Del Ghingaro (Del Ghingaro Lista civica; Europa Verde progressista civica; Giovani per Viareggio # Il futuro siamo noi; Viareggio democratica Del Ghingaro sindaco; Buonsenso con Del Ghingaro; Progetto per Viareggio Del Ghingaro sindaco; Partito democratico; Uniti per Viareggio e Torre del Lago Del Ghingaro sindaco; Sandro Bonaceto (Al cuore di Viareggio Bonaceto sindaco; Sandro Bonaceto sindaco; Viareggio verde civica di sinistra; Più democrazia per Viareggio e Torre del Lago Bonaceto sindaco); Barbara Paci (Lega Salvini premier; Per la nostra terra Viareggio e Torre del Lago Partite I.V.A.; Forza Italia Berlusconi per Paci; CivicaMente Troiso; Progetto civico Attiva Viareggio; Lista Consorti Viareggio civica Partito animalista; Viareggio Torre del Lago Puccini Barbara Paci sindaco; Giorgia Meloni Fratelli dìItalia); Giorgio Balatri (Viareggio a sinistra). Il primo scossone ha colpito il Pd. L’assemblea di via Regia aveva votato l’appoggio a Sandro Bonaceto, ma la segreteria regionale del ha commissariato il partito viareggino ha il commissario Alessandro Franchi ha ribaltato le alleanze portando i Dem alla corte di Del Ghingaro.

La nuova alleanza ha riguardato anche il sostegno alle regionali. A quel punto alcuni piddini ribelli sono passati a una lista di Bonaceto: nella sua coalizione terremotata anche l’ex vicesindaca Rossella Martina: dopo il cambio del Pd, la giornalista stava con Italia Viva nell’area Bonaceto, ma i pure renziani hanno fatto l’accordo con Del Ghingaro. Lungo e laborioso anche il parto di Barbara Paci: la Lega, suo sponsor della prima ora, ha sudato sette camicie per convincere Fratelli d’Italia e la lista civica di Brunello Consorti.  

E poi il mal di pancia ha contagiato pure il campo grillino: la consigliera Annamaria Pacilio ha sbattuto la porta in faccia all’M5S (che l’ha espulsa) e ha organizzato la lista Attiva Viareggio, passando con Paci e il centrodestra. Inoltre un ex sostenitore di Del Ghingaro è traslato a Paci, e ex esponenti di Forza Italia appoggiano il sindaco in carica con liste civiche. Si sono visti, cui blog e sui social, attacchi e critiche di ogni tipo soprattutto tra i sostenitori di Paci e Bonaceto contro Del Ghingaro, e viceversa. Fino ad arrivare alla contestazione al segretario nazionale Zingaretti da parte dei piddini ribelli. Sono calati in Versilia ma soprattutto in città diversi big della politica: Salvini, Meloni, Renzi, il già citato Nicola Zingaretti. A dimostrazione di quanto sia strategica, a livello nazionale, la presidenza della Toscana: ma anche, nel suo non troppo piccolo, la poltrona di piazza Nieri e Paolini.