Video hard a scuola all’incontro con i genitori

E’ successo durante una conference call online del Nautico. La Polizia Postale sulle tracce degli hacker che hanno boicottato il sistema

Polizia postale

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Viareggio, 18 gennaio 2021 -  Video porno al Nautico Artiglio durante l’open day. Torna a colpire in Versilia l’hacker a luci rosse che si diverte a trasmettere immagini pornografiche in una call pubblica, oltretutto frequentata anche da minorenni. Doveva essere un pomeriggio, quello di sabato scorso, per presentare la scuola, le sue potenzialità e l’offerta formativa alle famiglie e ai nuovi alunni e invece si è trasformato in momenti di ordinaria follia. Un pomeriggio sicuramente diverso rispetto agli anni passati in cui i genitori con i figli si recavano direttamente a scuola per vedere i locali e parlare con i docenti. Ma a causa del Covid – si sa – non è stato possibile e tutti gli istituti si sono organizzati, di conseguenza, con le conferenze online.  

Però sabato pomeriggio oltre a genitori, studenti ed insegnanti, qualcun altro ha fatto irruzione sulla piattaforma GoogleMeet ed ha iniziato a proiettare video hard, lasciando esterrefatti t utti i partecipanti. A raccontare quanto è accaduto, è stato uno dei genitori presenti all’incontro. "Stiamo scegliendo la scuola secondaria dove iscrivere nostro figlio il prossimo anno e abbiamo partecipato a diversi open day delle scuole che ci interessavano, ma quello che è accaduto alla presentazione del Nautico, ha lasciato tutti senza parole: la conferenza era iniziata alle 15 di sabato scorso – racconta il genitore – e mentre gli insegnanti stavano spiegando tutti i dettagli del percorso scolastico al Nautico, qualcuno ha iniziato a proiettare video pornografici. È stato uno scherzo di cattivo gusto, dato che di fronte agli schermi c’erano anche bambini di 13 anni. Però mi chiedo come sia possibile entrare nel sito di una scuola e non poter essere in qualche modo intercettati o rintracciati per un’eventuale denuncia". Il Nautico Artiglio non è l’unica scuola della Versilia ad essere stata presa di mira dagli hacker, ed essere vittima di persone senza scrupoli. Infatti è accaduto per ben due volte anche all’Istituto comprensivo di Capezzano Pianore. Ed episodi analoghi si sono verificati anche in altre città italiane approfittando della didattica a distanza oppure delle videoconferenze organizzate per promuovere le attività di una scuola. Le scuole ovviamente sono vittime di questi attacchi della pirateria a luci rosse.  

Adesso toccherà alla polizia postale, già informata dell’accaduto, cercare di rintracciare la persona – o le persone – che sabato scorso e anche nei giorni precedenti si sono divertiti a entrare nella chat della scuola diffondendo immagini pornografiche.  

R.V.