"Via Mazzini diventerà un Corso" Gli architetti spiegano la rivoluzione

L’amministrazione Del Ghingaro investirà due milioni. I lavori andranno a gara entro la fine dell’anno. Quando partirà il cantiere sono previsti 14 mesi di interventi. "Saranno programmati per limitare i disagi"

di Martina Del Chicca

Via Mazzini cambia senso. Non quello di marcia, che resterà mare-monti. Ma il senso con cui – dopo i lavori di rifacimento – si inserirà nel contesto urbano. "L’idea che ha mosso la progettazione – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Federico Pierucci durante l’incontro pubblico organizzato alla Gamc – è stata quella di trasformare la fruizione di questa strada; che non dovrà più essere un’arteria di passaggio ma un vero e proprio “corso“ di collegamento tra il centro e la Passeggiata da vivere e attraversare con piacere". Insieme a via Mazzini "dovrà dunque cambiare – ha chiarito Pierucci – il nostro modo di percepirla".

Su questa idea, tradotta sulle tavole dal team di progettazione coordinato dall’architetto Bruno Ulisse Viviani, l’amministrazione Del Ghingaro investirà due milioni di euro. I lavori andranno a gara entro la fine dell’anno, e da quando si aprirà il cantiere sono stimati 14 mesi di interventi che saranno programmati per quadranti per limitare l’impatto sulla vita dei residenti. Si partirà dalle fondamenta, dai sottoservizi che saranno completamente rinnovati e adeguati per accogliere le nuove tecnologie, per risalire fino al cuore della nuova architettura. Che include anche una nuova illuminazione a led, con una potenza del 30% superiore rispetto al minimo previsto dalla normativa.

"Il richiamo alla storia e alla cultura della città – ha spiegato l’architetto Viviani – è la direttrice che abbiamo seguito per realizzare, con un anno di intenso lavoro, un progetto che potesse valorizzare a pieno l’identità di Viareggio". E così nella dei materiali i progettisti si sono lasciati ispirare dai colori dei dipinti di Moses Levy, che quella strada l’ha percorsa fino all’ultimo respiro per raggiungere la spiaggia. Mentre per i disegni della nuova pavimentazione hanno guardato alle geometrie delle ceramiche di Galieo Chini. La nuova pista ciclopedonale (dunque a fruizione mista) che verrà realizzata sul fronte Nord in calcestruzzo architettonico con pigmentazione blu e inerti bianchi, e che dalla stazione e raggiungerà la Passeggiata, ricalcherà idealmente il percorso dalla linea tramviaria che nei primi del Novecento collegava la costa fino al Forte. Poi distrutta nei bombardamenti delle guerra. Per separarla dalla carreggiata sarà alzato un cordolo, arricchito da alberi a basso fusto e aiuole. Mentre sul fronte opposto, lato Sud, saranno realizzati parcheggi a lisca di pesce con un metro di compensazione per agevolare le manovre in uscita degli automobilisti. Complessivamente gli stalli dedicati alle auto scenderanno da 169 a 147; "Ma di fatto – ha spiegato l’architetto Guido Bascherini – raddoppia lo spazio di vivibilità e socialità, che adesso rappresenta appena il 25% dell’area complessiva". Come anticipato ieri dalla Nazione, tra la via Fratti e la via Battisti sorgerà infatti “una piazza nella strada“. Mentre la Curia parteciperà all’opera rinnovando completamente – e in linea con il progetto complessivo - il piazzale di fronte alla chiesa di San Paolino.

Quello che i cittadini hanno chiesto all’amministrazione, e al team dei progettisti, contestando il mancato coinvolgimento, è se al concetto di bellezza ricercato corrisponda anche altrettanta funzionalità. Nel concreto cosa succederà quando, fuori dalla teoria, si manifesterà la pratica tra mezzi di soccorso, corrieri, carenza di posti auto, l’ingresso degli alunni a scuola... "Abbiamo lavorato un anno per unire queste esigenza – hanno replicato –. Oggi in via Mazzini la metà dei fondi commerciali è sfitta. Quello che auspichiamo è che con questo progetto la strada possa ritrovare un valore, soprattutto sociale".