SERAVEZZA
La Corte d’Appello di Roma ha bocciato il comportamento della Regione Toscana e del Comune di Seravezza sulla mancata convocazione delle elezioni dell’Asbuc della Montagna di Seravezza per dirimere la questione usi civici. Un colpo di scena dopo l’ok della giunta regionale alla bozza di accordo siglato tra il Comune e la società Henraux per la definitiva cessione al privato del Monte Altissimo. Infatti ora il giudice ha disposto che la Regione nomini la rappresentanza delle frazioni di Azzano, Fabbiano, Giustagnana e Basati ed ha fissato una nuova udienza per il 4 marzo 2025: spetterà quindi ai cittadini esprimersi sulla conciliazione raggiunta tra enti e privato. Una sentenza che ha scosso il mondo ambientalista e politico.
Il Gruppo Creare Futuro ha fatto richiesta di accesso agli atti per conoscere le spese sostenute dall’amministrazione Alessandrini sul contenzioso usi civici. "Il giudice speciale sugli usi civici – sostiene la capogruppo Clarissa Pardini col consigliere Riccardo Biagi e l’ex capogruppo Giacomo Genovesi – ha rigettato in toto la pretesa della giunta di sostituirsi ai cittadini della montagna e questo grazie al coraggioso intervento in giudizio di un gruppo di residenti nelle frazioni montane di Seravezza e all’ impegno profuso nel tempo dai membri del Comitato civico della Cappella. Ora che le nostre battaglie in consiglio comunale in tutti questi anni e l’intervento del Comitato sono stati riconosciuti dal giudice, ci vogliamo vedere chiaro su tutte le spese sostenute dalla maggioranza Alessandrini per costruire una teoria oggi dichiarata illegittima. I cittadini devono sapere quanti soldi sono stati spesi nel vano tentativo usurpare il diritto di autodeterminazione della montagna"
Dalle file dell’opposizione alza la voce anche la consigliera Bertonelli: "l’avevo detto che la giunta di Seravezza stava facendo un torto a quelle comunità, con l’unico scopo di cedere al privato il Monte Altissimo e il Monte Pelato, rinunciando alla tutela degli interessi collettivi e per questo sono stata estromessa dai miei incarichi in giunta". "Oggi sono orgogliosamente all’opposizione – insiste Bertonelli – e questa sentenza rende giustizia. Non ero io a sbagliare, ma il sindaco Alessandrini e l’intera amministrazione che mi era
tutta contraria. Adesso il consiglio comunale deve modificare lo statuto dell’Asbuc, come richiesto dalla Regione, e lasciare la parola ai cittadini".
Soddisfatto anche Rosario Brillante del Cipit, il Comitato Indipendente per la Trasparenza, l’Informazione e la Partecipazione di Seravezza costituito proprio in difesa degli Usi Civici. "E’ stato rilevato dalla Corte il potenziale conflitto di interessi tra i frazionisti e il Comune – evidenzia – come del resto avevano denunciato i “cives” in un recente ricorso. Le elezioni sono state chieste a gran voce sia dalle associazioni civiche che dall’opposizione in consiglio comunale, incontrando invece la folle volontà di Regione e Comune di arrivare ad ogni costo all’accordo con l’Henraux Spa per la cessione definitiva del Monte Altissimo e del Monte Forato all’azienda marmifera".
Francesca Navari