"Troppi limiti. Non riaprirò il mio albergo"

L’Hotel Tarabella di Forte dei Marmi ha deciso di non riaprire in estate per concentrarsi sul restyling: "Non siamo fatti per tenere le distanze"

Lilio Tarabella, alla guida dello storico hotel Tarabella in via Versilia

Lilio Tarabella, alla guida dello storico hotel Tarabella in via Versilia

Forte dei Marmi, 4 giugno 2020 - La convivialità instaurata con quelli che ormai chiama ’amici-clienti’ è poco in linea con le rigide logiche da protocollo. E così quest’estate Lilio Tarabella, titolare dell’hotel Tarabella in via Versilia, non riaprirà. Di richieste da parte di turisti ne ha già tantissime, ma preferisce destinare i mesi estivi al rilancio della struttura, dove sono in atto lavori di restyling e efficientamento energetico. "Ho preso la decisione a fine febbraio, non a cuor leggero – sottolinea Tarabella, alla guida dell’albergo che vanta più di 50 anni di storia – ma era necessario pensare alla salute non solo della mia famiglia, ma anche degli amici-clienti. Sono tutte persone che conosco da generazioni, e che ho abituato ad un tipo di accoglienza davvero domestica: c’è chi si siedeva a tavola con me mentre pranzavo e chi andava direttamente a chiedere alla cuoca che gli cucinasse un piatto particolare. Per non parlare delle maxi spaghettate che organizzavo quando c’era da seguire tutti assieme la partita, con tanto di damigiana di vino. Tutto questo non potrò replicarlo quest’anno e così ho preferito spendere il periodo estivo per rifare la pavimentazione a bordo piscina e per potenziare l’impianto fotovoltaico e eolico su tutta la struttura grazie alla collaborazione di aziende dell’Alto Adige esperte in risparmio energetico".

Quello che Tarabella definisce un pit-stop, potrebbe poi trasformarsi in un’eccezionale apertura posticipata fuori stagione. "Non escludo di prendere prenotazioni per settembre e ottobre – confida – se il clima lo permetterà, trasferirò la parte ristorante tutta all’esterno. Purtroppo è una stagione da riprogrammare, il covid ci ha impedito di fare l’atteso boom che si prospettava già a gennaio. Però mentre in passato l’apertura degli hotel era legata agli stabilimenti balneari, oggi fortunatamente c’è più collaborazione tra le categorie ed è possibile offrire più diversivi e avere più margini di accoglienza. Ho messo tutti i miei clienti in stand by: norvegesi, tedeschi e svizzeri. I russi non ci saranno perchè si dirotteranno in Crimea. La cosa più sorprendente è che tutti hanno apprezzato la motivazione della mia non riapertura: addirittura una famiglia di scandinavi mi ha detto che se avevo bisogno mi anticipava già il pagamento della vacanza per il 2021. E’ questo il rapporto che ho sempre creato con gli ospiti. La struttura familiare è sempre vincente in Versilia, sia per le relazioni con i turisti che con i dipendenti. Infatti da noi Booking rappresenta solo il 15% del fatturato. Capisco i protocolli, ma la mia scelta aziendale di accoglienza non è fatta di distanze". Francesca Navari © RIPRODUZIONE RISERVATA