Se n’è andato il volontario Farnocchia

"Un uomo onesto e buono". Nella strage del 2009. perse il figlio Alessandro

Neppure il più atroce dei dolori, che la notte del 29 giugno 2009 gli ha spezzato il suo grande cuore di padre, l’ha indurito. Franco Farnocchia ha conservato, fino all’ultimo respiro, la sua gentilezza. Se n’è andato a 89 anni, e il prossimo 20 ottobre avrebbe festeggiato 64 anni di matrimonio con la sua Maria.

Franco ha lavorato fino alla pensione alla Fiat di Giannotti, dedicando il suo tempo libero agli altri. Milite della Croce Verde, negli ultimi anni, insieme a Maria, si è impegnato con l’Auser. Una vita felice la loro, arricchita dai figli Alessandro e Daniela e dal volontariato. Ma segnata dalla strage del 29 giugno 2009. Quella notte in via Ponchielli c’era anche suo figlio Alessandro, fu investito dal fuoco insieme alla compagna e morì pochi giorni dopo il disastro. Da allora gli occhi buoni di Franco si sono velati. Daniela, la primogenita, lascia un ultimo saluto per il padre: "Te ne sei andato in silenzio come potevi fare solo tu. Ti ringrazio per ciò che sei stato; un umile maestro di vita, un marito esemplare, un padre inestimabile, un nonno e un bisnonno senza eguali. Chi ti ha conosciuto sa che eri un uomo onesto, generoso, pronto ad ogni tipo di aiuto. Hai vissuto la tua vita a pieno, con tutte le sue gioie ma anche con un dolore infinito per la perdita del tuo adorato figlio Alessandro in quella maledetta notte di giugno. Ora i due uomini della mia vita – aggiunge Daniela – non sono più qui. Mi consola sapere che da lassù veglierete su di noi con tutto l’amore di cui siete sempre stati capaci".