Turismo. I problemi. E’ saltato l’accordo per la balneazione

Fossa dell’Abate: guerra tra Comuni e Regione per i soldi degli 'spandenti'

Uno stabilimento balneare (foto di repertorio)

Uno stabilimento balneare (foto di repertorio)

Viareggio, 10 ottobre 2018 -  Fumata nera, o grigia dipende dai punti di vista, dalla riunione di ieri in Regione dove avrebbe dovuto essere firmato il nuovo accordo di programma sulla balneazione. Quello che, in Versilia, riguarda anche la sperimentazione con l’acido peracetico contro i batteri delle acque dei fiumi; e le fogne nere che ancora Gaia deve fare. Tante condotte, dalla Fossa dell’Abate al Fiumetto, passando per il Motrone, scaricano da sempre colibatteri a mare. Viareggio non ha firmato perché non c’è intesa su chi pagherà i nuovi spanditori a mare dell’Abate.

Tra i presenti c’erano l’assessore regionale Federica Fratoni, l’assessore viareggino Federico Pierucci, il vicesindado di Camaiore Marcello Pierucci, il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti. Con i relativi tecnici. Gli spanditori della Fossa dell’Abate sono tubazioni che portano le acque del canale in mare al largo, ma non troppo. Quelle vecchie arrivano a 40 metri ma sono intasate. Camaiore ne ha fatto una nuova che arriva poco oltre 100 metri. Ne servono due lunghe 250 metri, per diluire in mare aperto le acque che non sono propriamente «oligominerali». Gli spanditori costano 240 mila euro l’uno. A Firenze è venuto fuori che Viareggio vuole che la Regione si faccia carico della spesa, mentre Fratoni ha detto che questi interventi non possono fare parte dell’accordo di programma. La Regione, a parole, promette contributi futuri, ma Viareggio porterà la questione in consiglio comunale e sarà l’assemblea a decidere se approvare l’accordo di programma, e anticipare i soldi degli spanditori, o no. E questo è nuovo motivo di attrito con Camaiore.

Sul paracetico invece i comuni, escluso Viareggio, hanno chiesto alla Regione di supportare l’Università di Pisa nella richiesta di autorizzazione avanzata al Ministero della sanità, che non ha ancora convocato l’apposita riunione. La sperimentazione infatti è stata bloccata in attesa di verifiche sugli effetti dell’acido, pur diluito, sull’ecosistema. L’accordo in attesa di firma prevede comunque che dal 2019 ogni comune diventerà ente attuatore del programma, e quindi diventerà gestore dell’impianto del peracetico che ospita: Viareggio per la gora di via Fratti, Camaiore per la gora Luporini, Pietrasanta per l’impianto in alveo nel Motrone e nel Fiumetto. Da notare che la sperimentazione del versamento in alveo non è mai iniziata, bloccata dal mai arrivato nulla osta ministeriale. Di fogne e balneazione si parlava ai tempi della giunta Marcucci, a inizio secolo. Quasi una generazione fa.