Rifiuti in Versilia, tutti i dati. Con qualche sorpresa

Da Viareggio a Pietrasanta, ecco quale è la produzione e i problemi che comporta

La differenziata è in aumento su tutto il territorio

La differenziata è in aumento su tutto il territorio

Viareggio, 13 ottobre 2018 - Viviamo nell’epoca dell’educazione ambientale, del riciclo, delle campagne contro lo spreco e persino dei «rifiuti zero». Poi escono i dati e si scopre l’altra faccia del consumo: nelle province di Lucca, Massa-Carrara, Pisa e Livorno, ogni abitante produce in media 595 chilogrammi di rifiuti ogni anno. Le cifre sono state diffuse ieri dall’Arpat e sono riferite al 2016. Le rilevazioni sono state eseguite dall’Agenzia Regionale Recupero Risorse. La prima cosa che salta all’occhio è che i dati vanno presi con le molle: le località di mare, infatti, sforano abbondantemente la media, e dunque con ogni probabilità le rilevazioni non tengono conto dei significativi aumenti di popolazione nei mesi turistici. Bibbona, per esempio, fa registrare 1.990 chili di rifiuti per ogni abitante.

Ma come si comportano i comuni della Versilia? Nella fascia dei comuni con più di 50mila abitanti si registra una produzione media procapite di rifiuti di 720 chili. Viareggio va un po’ peggio con 800 chili (la maglia nera è di Massa con 810), ma vale quello che si diceva prima: il dato può essere alterato dalle presenze estive. In totale, Viareggio in un anno produce 49.853.970 chili di rifiuti urbani, dei quali 24.069.180 di indifferenziato e 25.784.790 differenziati: in quest’ambito, con il 51,72% di rifiuto differenziato, Viareggio si attesta sul secondo gradino del podio, dietro alla sola Lucca (77,98). Nella fascia 30-49mila abitanti, la media è di 634 chili di rifiuti per abitante. Camaiore si attesta a 864: 27.977.864 i chili totali prodotti (con 15.167.005 indifferenziati e 12.810.859 differenziati), con il 45,79% di differenziata (solo Piombino e Rosignano Marittimo fanno peggio).

Scendendo tra i comuni con 15-29mila abitanti, la produzione media di rifiuti cala a 598 chili annui. Massarosa va meglio di Pietrasanta sulla produzione totale: 13.132.432 chili (con una media di 584 per abitante) contro 16.547.024 (693 procapite), ma sulla differenziata la Piccola Atene si prende una bella rivincita: Pietrasanta produce 11.907.174 chili di rifiuto differenziato e 4.639.850 di indifferenziato, attestandosi al 71,96%, mentre a Massarosa il differenziato è di soli 6.654.992 chili, con 6.477.440 indifferenziati (50,68%). Tra i comuni più piccoli spicca Forte dei Marmi con 1.301 chili di rifiuti annui procapite (9.679.609 totali, di cui 2.285.605 indifferenziati e 7.394.004 differenziati, 76,39%). Seravezza ne produce in media 538 (7.037.141 totali, 1.719.410 indifferenziati e 5.317.731 differenziati, 75,75%). E infine la piccola Stazzema viaggia sui 467 chili procapite (1.464.468 totali, 1.129.320 indifferenziati e appena 335.148 differenziati, 22,89%, il peggior dato della Versilia).

Daniele Mannocchi