Presi gli specialisti delle rapine in banche e tabaccherie: arrestato maxi gruppo

Banda composta da 8 uomini e una donna. Risiedevano tra Viareggio e Sarzana. Ognuno aveva una propria "mansione criminale"

Carabinieri (Germogli)

Carabinieri (Germogli)

Viareggio, 17 maggio 2018 - Prendevano di mira banche e tabaccai tra la Liguria e la Toscana: in meno di tre mesi - tra fine ottobre e fine novembre, erano riusciti a rubare 56mile euro. Un gruppo di 9 persone, 8 uomini e una donna, tutti pregiudicati, tra i 24 e i 39 anni e di nazionalità romena, sono stati arrestati a conclusione dell'operazione "Roller Cash", coordinata dalla Procura della Repubblica di Genova e dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Genova.

Sette sono in carcere, uno ai domiciliari, mentre un altro risulta ancora irreperibile. Il gruppo, molto ben organizzato, risiedeva tra Viareggio e Sarzana: ciascun membro, stando a quanto riferito dagli investigatori, ricopriva una precisa "mansione criminale": autista, palo, selezionatore degli obiettivi, addetto alla logistica e ai materiali, scassinatore.

In tutto hanno colpito 10 volte, sempre tra le 2,30 e le 3 del mattino: il primo episodio ai danni di una filiale Carige di Chiavari, il 10 ottobre 2017. Il modus operandi era sempre lo stesso: per le banche venivano individuate quelle raggiungibili a piedi dalla tratta autostradale e/o extraurbana e dotate, al di sotto degli sportelli, di cassette metalliche denominate "cash in - cash out" ( quelli utilizzati per consentire le quotidiane operazioni allo sportello, ndr) facilmente individuabili ed asportabili.

I colpi ai bar-tabacchi invece servivano per coprire le spese degli spostamenti per sopralluoghi, acquisto di scarpe, abiti, nonché attrezzi atti allo scasso da usare nei singoli colpi. Talvolta erano un ripiego nel caso un colpo pianificato in banca fosse fallito. La svolta è arrivata il primo dicembre 2017, quando la banda rapinò una filiale della Banca Popolare di Lodi a Moneglia (Ge), sottraendo 27mila. In quell'occasione, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Genova e della compagnia di Sestri Levante misero in stato di fermo quattro componenti della banda, recuperando l'intera refurtiva, mentre altri quattro, individuati come complici nei successivi approfondimenti investigativi, furono raggiunti da custodia cautelare nel gennaio del 2018.