Undici ore senza luce e senza acqua. Tra mugugni e imprecazioni da parte di tutti, gestori e clienti. Quindi niente acqua calda per lavarsi, niente caffè nei bar delle strutture, surgelati da buttare e rifornimenti a rischio macero. È successo ieri in diversi stabilimenti balneari di Fiumetto, più o meno da via Colombo verso sud, e giorni prima negli alberghi di Tonfano che si affacciano all’interno, su via Catalani. I proprietari hanno intasato telefoni e chat e a loro volta le associazioni di categoria hanno dirottato lo sfogo su Enel e Gaia, accusate di aver creato disagi enormi proprio ora che la stagione estiva sta iniziando. Negli hotel il blackout è durato dalla sera fino alle 12 del giorno dopo, nei bagni invece per l’intera giornata di ieri.
"Le colazioni sono saltate – racconta Marco Marcucci, presidente di Federalberghi Marina di Pietrasanta – o, nel migliore dei casi, sono state servite con grossa difficoltà. Siamo a dir poco sconcertati". Che è poi lo stesso stato d’animo di Francesco Verona, presidente del Consorzio mare Versilia, il quale ha perso il conto dei concessionari che ieri hanno perso le staffe. "Se l’intervento fosse stato fatto a febbraio o marzo non ci sarebbe stato nulla da obiettare – dice – ma così non è stato piacevole. Anche perché non parliamo di un guasto, ma di un calendario programmato e che probabilmente andrà avanti. Non possiamo far nulla, dalle docce calde ai pranzi, si salva solo chi ha un generatore. Molti di noi stanno facendo rifornimento per l’estate, ma in questo modo i clienti si sono spostati in altri bagni. Speriamo che il Comune si faccia sentire come si deve".
Detto fatto. Le due categorie ricevono il pieno sostegno dell’assessore a lavori pubblici e manutenzioni Marco Marcucci, il quale si è fatto spiegare la situazione da Marcucci e Verona. "Un conto sono gli imprevisti e le emergenze, che spesso non lasciano margine e su cui non stiamo certo a sindacare – dice – ma non è ammissibile che interventi a così alto impatto, che presuppongono l’interruzione dell’energia elettrica o dell’erogazione dell’acqua, vengano programmati unilateralmente dai gestori nella settimana che segna l’inizio della stagione turistica, in una zona a vocazione prettamente ricettiva. Come amministratori esprimiamo il nostro disappunto: porteremo, anche formalmente, le rimostranze di bagni e hotel ai gestori dei servizi e chiederemo loro, da subito, di condividere la programmazione delle attività manutentive nei tempi e nelle modalità opportune".