Crisi covid in Versilia, "La mafia pronta a sfruttare le difficoltà degli imprenditori"

Il Comune sigla un’intesa con la Prefettura per rispingere infiltrazioni illecite nel tessuto commerciale, turistico e alberghiero

Polizia

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Viareggio, 24 febbraio 2021 -  Come uno scudo a difesa dell’economia legale, un muro di cinta alzato per tenere fuori dal tessuto commerciale, turistico e alberghiero ogni tentativo di infiltrazione mafiosa. Questo lo scopo del protocollo siglato ieri, su impulso della Prefettura di Lucca, dai comuni di Viareggio, Lucca e Capannori e dalla Camera di Commercio. "Il prefetto – interviene il sindaco Giorgio Del Ghingaro – ha tenuto a dare rassicurazioni sul fatto che il nostro territorio è, ad oggi, esente da infiltrazioni mafiose: un dato oggettivo importantissimo perché testimonia l’importante e capillare presenza delle Istituzioni e soprattutto la tenuta sociale della comunità. Tuttavia – prosegue – è importante non abbassare la guardia, a maggior ragione in tempi di pandemia".

Il Ministro dell’Interno ha infatti evidenziato come i fenomeni di disagio correlati a possibili difficoltà della ripresa economica possano determinare l’insorgere di condizioni favorevoli per un’espansione degli interessi illeciti e criminali, con il rischio che la carenza di liquidità possa rappresentare un’ulteriore occasione per l’ingresso di capitali di provenienza illecita nei settori produttivi e nell’economia legale, anche nei contesti economicamente più progrediti. E’ quindi interesse delle parti firmatarie dell’accordo, "assicurare la realizzazione del preminente interesse pubblico alla legalità e alla trasparenza nell’economia, esercitando, ciascuno per la parte, i poteri di monitoraggio e vigilanza attribuiti dalle leggi vigenti, attraverso un’azione di prevenzione e rafforzamento delle cautele antimafia".

Le parti si impegnano ad approfondire i controlli e a sviluppare uno scambio informativo per intercettare, anche attraverso analisi e monitoraggio dei passaggi di proprietà o di gestione di beni o attività, eventuali fenomeni di riciclaggio, usura, estorsione o anche interferenze nella libera attività imprenditoriale e commerciale, da parte di soggetti che operano nell’ambito di circuiti illeciti o vicini alla criminalità organizzata.

Compito dei Comuni, in particolare sarà quello di "segnalare eventuali incrementi significativi del numero di segnalazioni certificate di inizio di attività presentate al Suap, tali da configurare dinamiche anomale per quel settore economico e, quindi, situazioni sintomatiche di possibili interferenze sospette. Poi a sottoporre alla verifica antimafia, le Scia di nuove aperture, subingressi o variazioni soggettive relative alle attività di strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere e a stabilimenti balneari, esercizi di ristorazione, pizzerie, pub, bar e pasticcerie.

A comunicare tempestivamente alla Prefettura, ai fini del rilascio delle certificazioni antimafia i dati relativi alle società e imprese che abbiano presentato la Scia, acquisendo dette informazioni da una visura camerale, in corso di validità, della Camera di Commercio, Industria, Artigianato ed Agricoltura e allegando, anche l’elenco dei familiari conviventi con relativi dati anagrafici dei soggetti. A comunicare gli stessi dati alla Prefettura sui settori di attività dell’economia commerciale e dei servizi di volta in volta individuati e concordati in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, sulla base di indicatori sintomatici o evidenze informative che suggeriscano l’esigenza di un più capillare monitoraggio degli stessi.

"Un impegno importante – sottolinea il sindaco Del Ghingaro – che fa della prevenzione e del monitoraggio continuo un punto di forza: siamo pronti a sostenere lo sforzo ulteriore richiesto e mettiamo volentieri le nostre professionalità a disposizione dell’iniziativa". R.V.