"La Sanità riparta dalle Case della salute"

Prosegue il dibattito aperto da Del Ghingaro. E il Pd “sposa“ la linea del sindaco: "Il modello di cura basato sugli ospedali non basta più"

Coraggio. È questa la parola scelta dal sindaco di Viareggio e ora fatta propria dal Partito Democratico di via Regia. Il coraggio di affrontare una riforma, grazie anche ai fondi del Pnrr, per riorganizzare il sistema di assistenza sanitaria. Tema che torna al centro del dibattito regionale dopo l’intervento del sindaco Giorgio Del Ghingaro, presidente dalla Conferenza dei sindaci della Versilia, che sostiene la creazione di "un nuovo modello organizzativo della rete di assistenza primaria". "Senza il concreto intreccio tra territorio e ospedale – prosegue Del Ghingaro – non si riusciranno mai a sostenere le multipatologie croniche che fanno saltare il sistema, rimasto fermo a modalità vecchia di 30 anni". Per questo secondo il sindaco: "In Toscana serve un nuovo patto per la salute, che coinvolga regione, sindaci, rappresentanza degli operatori sanitari e associazioni. Un progetto che parta dai distretti, dalle case delle salute, che si integri con i servizi sociali e col sistema ospedaliero, che valorizzi il lavoro sui territori e le eccellenze nei presidi". "Si deve avere il coraggio di cambiare. Ormai – conclude il sindaco – è chiaro che alzare il finanziamento pubblico, ancorché necessario, non è sufficiente per un serio miglioramento del sistema complessivo. Per raggiungere i livelli essenziali di assistenza serve un salto evolutivo, altrimenti ogni aumento di spesa o di dotazione sarà riassorbito in poco tempo dall’inadeguatezza del sistema complessivo".

Ed è questo il punto da cui riparte la riflessione di Vincenzo Santoro, membro della segreteria comunale del PD e medico geriatra. "Il modello sanitario attuale – spiega – è sostanzialmente basato sulla gestione degli eventi acuti. Con l’aumento della durata della vita, gli anziani sono maggiormente rappresentati e con loro anche le malattie croniche". In questa realtà "il modello di cura basata solo sull’ospedale non basta più". Eppure ora rappresenta l’unica soluzione "perché alla medicina territorio – sostiene Santoro – manca quella valorizzazione ed organizzazione che le permetterebbe di svolgere la funzione di secondo pilastro su cui costruire un sistema di cura". Anche la rivoluzione di cui parla il Pd di Viareggio parte dunque dal territorio: "Immaginiamo – entra nel dettaglio Santoro – che le future Case della Comunità, finanziate dal Pnrr, possano rappresentare il luogo di riferimento per i cittadini. Un luogo dove gli operatori sanitari, lavorando in equipe, possano fare una valutazione completa delle persone con bisogni cronico complessi e costruire un piano di cura. Non si dovrà attendere di stare cosi male da recarsi al Pronto soccorso, perché si cercherà di riconoscere per tempo un peggioramento dello stato di salute e si potrà intervenire in ambulatorio, in day service, a domicilio". "Ci vuole il coraggio – conclude Santoro – di spostare gli investimenti su questa idea".