La salicornia e quella potente cura per la tiroide

Il sale fonte di vita, il sale mezzo di distruzione. Ben lo seppe Cartagine quando Roma ,sconfiggendola per la terza volta,abbattè le sue mura e cosparse città e dintorni di sale, portando a morte la popolazione per fame, visto che il sale bruciava letteralmente i terreni.

Cosa analoga fece Papa Bonifacio VIII nel 1298 il quale, dopo aver fatto fuori il suo predecessore Celestino V, attaccò violentemente la famiglia Colonna, rea a suo avviso di non aver fatto regalie al suo papato. I soldati del Papa rasero al suo la città dei Colonna, Palestrina, cospargendo di sale le campagne ciscostanti. Come tutti sappiamo alla fine Sciarra Colonna attacca il castello papale di Bonifacio ad Anagni e lì davanti a tutti gli abitanti schiaffeggia violentemente Bonifacio, episodio a noi noto come la beffa di Anagni. Ma chi ne fece le spese al solito fu il popolo. Si scoprì ,alla morte di questo avido Papa (Dante lo pone all’Inferno) un forziere con 12 tonnellate di oro, un tesoro più grande di quello del re di Napoli. Il tutto frutto di tasse spietate verso i poveri contadini i quali alla fine della novella si ritrovarono in una profonda carestia per la impossibilità di lavorare i campi salati.

In botanica fortunatamente per qualche cultivar il sale è addirittura necessario. I meravigliosi pomodori di Pachino, ad esempio sono cultivar create da agrari israeliani che hanno il loro abitat in zone salmastre della Sicilia. Probabilmente è questo il segreto del loro sapore celestiale e del loro altissimo valore nutrizionale.

Altra pianta che resiste ad un regime salino è la salicornia, quella verdurina di mare che il pescivendolo ci regala sempre e che noi con regolarità buttiamo via. La salicornia cresce anche in acqua fortemente salata. È inoltre ricchissima in iodio minerale utile per il buon funzionamento della tiroide.

Quando nel 1986 esplose la centrale di Chernobyl, l’Europa fu invasa da una mefitica nube carica di pericoloso iodio radioattivo, per contrastare questo isotopo bisognava assumere iodio fisiologico che purtroppo le farmacie esaurirono presto. Ci fu un saggio invito da endocrinologi del tempo di mangiare molta salicornia salvando così la tiroide.