"I negozi? Devastati dalle nuove regole"

Confcommercio all’attacco sull’ennesima rivoluzione Green Pass: "Disparità di trattamento tra supermercati e altre attività"

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Dura presa di posizione di Confcommercio sul contenuto del Dpcm che fissa le nuove regole di utilizzo del green pass per poter accedere all’interno delle attività commerciali. "Un provvedimento inaccettabile – afferma il presidente Rodolfo Pasquini insieme alla direttrice Sara Giovannini -, che va a creare una volta di più, esattamente all’opposto di quanto chiede con forza la nostra associazione sin dall’inizio della pandemia, disparità di trattamento fra le diverse categorie merceologiche del tessuto commerciale ed economico, danneggiando in modo devastante alcuni settori e in modo irreparabile le imprese più piccole e con meno risorse per sopravvivere".

"La nostra associazione – proseguono Pasquini e Giovannini – chiede da sempre l’applicazione di una regola che sulla carta parrebbe persino elementare: stesso mercato, stesse regole per tutti. E questo dovrebbe valere in una fase storica senza precedenti, nel cuore di una emergenza sanitaria e di una pandemia mondiale che riguarda ognuno di noi. I Governi in Italia invece passano e cambiano, ma accomunati fra loro da questo incomprensibile e gravissimo accanimento contro le piccole e medie imprese. E a tutto vantaggio dei colossi dell’e- commerce, che in questi ultimi 2 anni hanno decuplicato i loro ricavi grazie a una serie di chiusure e restrizioni per negozi tradizionali". Secondo Confcommercio, un’altra beffa dell’ultimo Dpcm è quella che riguarda i supermercati, dovei sarà possibile entrare senza green pass e acquistare qualsiasi tipo di prodotto, non solo generi di prima necessità. "Una evidente stortura che avevamo già evidenziato e combattuto nel 2020, durante il lockdown - proseguono -: per andare in un negozio di televisori, per fare un esempio, serve il green pass. Se una persona decide però di acquistarlo in un supermercato, può farlo anche senza il certificato verde. Una disparità inaccettabile, al quale il Governo deve porre subito rimedio". Confcommercio sottolinea che il provvedimento arriva proprio nei giorni in cui gli imprenditori stanno iniziando a fare i conti con i mostruosi rincari delle bollette.

"Il Governo ha approvato una serie di sgravi sulle bollette per il primo trimestre 2022, ma non basta: serve di più - conclujdono Pasquini e Giovannini -. Ad aziende già devastate da 2 anni di chiusure, restrizioni, mancati incassi, crollo dei flussi non si può chiedere anche di sottostare a rincari delle bollette del 40 per cento. La misura è colma, il mondo del commercio ha sempre agito con senso di responsabilità durante tutta la pandemia, accettando le prescrizioni sanitarie e adeguandosi ad esse, ma adesso basta. Se il green pass serve per acquistare biancheria, prodotti di cartoleria, articoli casalinghi o piccoli elettrodomestici – solo per fare qualche esempio - in un negozio, deve servire anche per acquistare questa merce in un supermercato. Se invece non serve in un caso, non deve essere necessario neppure nell’altro. Occorrono parità di regole e chiarezza".