Degrado e pericoli dov’era il Teatro Estate

Al posto delle strutture demolite una marea di rifiuti con tante siringhe, e le cattive frequentazioni diurne e notturne della Pineta

"Le avventure di Cal Donovan", recita la fascetta gialla di un libro che non c’è, abbandonata per terra. Accanto, una confezione che non lascia spazio all’immaginazione: siringa ultrafine. E’ lo spettacolo, triste, che si presenta all’ex Teatro Estate in pineta di Ponente. La struttura, che ospitava anche la bocciofila, è chiusa da un anno. Quando alla fine della scorsa estate un ramo è caduto addosso a una signora, ferendola. Quindi sono partiti i controlli sugli alberi e sulla struttura del bocciodromo, dichiarata inagibile nel settembre 2021. Tant’è che quest’anno il Teatro Estate è migrato alla Cittadella del Carnevale.

Ora la struttura del bocciodromo è stata demolita, ma l’area è in forte degrado e abbandono. Ed è in uno degli angoli con tavolini e panchine in cemento, in cui prima della chiusura sedevano anziani e frequentatori della zona, che si trova di tutto. Ma soprattutto siringhe. Di varie dimensioni, alcune spezzate, alcune per terra, altre in quelle che erano le aiuole. E poi una marea di confezioni e involucri abbandonati per terra. Fazzoletti. Bottiglie di vetro qua e là. Ma in un sacco, abbandonata, c’è pure una felpa nera. Il tutto a pochi passi dal vicino parco giochi. Il punto delle siringhe si trova infatti in uno degli angoli più vicini alla struttura, frequentata tutto il giorno da mamme e bambini. Dove anche ieri mattina c’erano genitori coi propri figli.

Nell’area del Teatro Estate, invece, è l’abbandono a fare da padrone. Oltre che la sporcizia. Al di là del punto del "buco", anche sugli altri tavolini si trova sporcizia di vario genere. Sacchetti di supermercati abbandonati, lattine di birra, vaschette di cibi pronti abbandonati. In un punto vicino le siepi c’è pure un paio di jeans. Per terra l’erba cresce, a seconda dei punti, in maniera vertiginosa. Ma la sporcizia si trova anche lato mare, vicino alle panchine o più semplicemente per terra. Non toccato, per ora, il campo da bocce.

"E’ sempre stato un punto di ritrovo per giovani e anziani, speriamo che torni presto a come era prima", dice Dany De Vivo della bancarella dei libri usati su viale Capponi. "Era un luogo anche per famiglie, per chi voleva ascoltare dibattiti, per passare un pomeriggio d’estate al fresco". Una situazione del tutto diversa da quella odierna. "E’ in totale abbandono e ritrovo di sbandati. Ma il problema è soprattutto uno: se un bambino sfugge ai genitori e va dentro, cosa gli può succedere?".

Se lo chiede anche Sara Braccini del chiosco "Il Laghetto", davanti al laghetto dei cigni: "Mettiamo che a un bambino vada il pallone di là e decida di andarlo a riprendere. Possiamo dire che è molto pericoloso? Comunque di notte la pineta è terra di nessuno, ma i frequentatori del posto ci sono anche di giorno, anche se un po’ spostati. Però fin tanto che c’erano le attività facevano da presidio, ora invece è solo un luogo in più per fare altro".

Alice Gugliantini