Dal deputato uscente un silenzio che parla

L’altro papabile tra i cinque nomi espressi dalla direzione territoriale del Partito Democratico è quello del deputato uscente Umberto Buratti. Fortemarmino doc, Buratti vanta una lunga militanza in politica nei ranghi del centrosinistra. La sua esperienza come consigliere comunale inizia negli anni ’90, mentre la consacrazione definitiva come uno dei punti di riferimenti dei Dem in Versilia arriva nel 2007 con la prima elezione a sindaco di Forte dei Marmi.

Un percorso sempre in ascesa, quello di Buratti, con la riconferma nel 2012 e l’ingresso alla Camera nel 2018 da subentrante. Mentre quest’anno sono arrivate le prime battute d’arresto: alle amministrative di Forte dei Marmi si è ripresentato per sfidare il sindaco uscente Bruno Murzi, mettendosi a disposizione del partito in una piazza tutt’altro che facile, senza riuscire a riprendersi la fascia tricolore indossata per dieci anni. E ora, a distanza di pochi mesi, la decisione della direzione nazionale di non includerlo nelle liste dei candidati al Parlamento.

Ieri, nel day-after della nottata di passione piddina, Buratti non ha commentato la propria esclusione, rimandando a oggi ogni considerazione. Forse, ma siamo nel campo delle ipotesi, per smaltire un briciolo di umana amarezza personale per la mancata riconferma, dopo decenni spesi al servizio della propria formazione politica.

RedViar