Abusi sessuali sulla figlia di 11 anni. Braccialetto elettronico per il padre

Un padre sessantenne dell'entroterra versiliese è costretto a tenersi a 500 metri di distanza dalla figlia undicenne, accusato di gravi violenze. La bambina ha denunciato il padre dopo un incontro con psicologhe a scuola. Il padre dovrà difendersi in tribunale mentre la famiglia e gli esperti aiuteranno la bambina a superare l'incubo.

Abusi sessuali sulla figlia di 11 anni. Braccialetto elettronico per il padre

Abusi sessuali sulla figlia di 11 anni. Braccialetto elettronico per il padre

Non potrà abbracciarla o stringerla a sé, né tenerla per mano. Come ogni padre fa con la propria figlia. Non potrà farlo fino a che non avrà chiarita la sua posizione. Ma, al momento un sessantenne dell’entroterra versiliese sua figlia non potrà guardarla neanche con il cannocchiale. Si dovrà tenere ad almeno 500 metri di distanza se non vuole che la misura coercitiva che lo ha colpito venga inasprita dal Tribunale di Lucca. Un braccialetto elettronico che l’uomo è costretto a indossare, vigilerà sul rispetto assoluto del divieto di avvicinamento. E manderà un allert direttamente alle forze dell’ordine che potranno così intervenire. Le accuse nei suoi confronti del resto sono pesantissime. E a farle è stata proprio la sua figlioletta undicenne che, dopo essere scoppiata in un pianto dirotto con una compagna di classe, ha rivelato quello che suo papà le stava facendo. L’orco fra le mura domestiche, insomma. Una storia purtroppo già vista e che nonostante tutto continua a ripetersi nelle famiglie italiane.

Questa ennesima, triste violenza sui bambini è venuta allo scoperto perché, nello scorso autunno, – proprio nel giorno istituito contro ogni violenza di genere – era previsto un incontro con due psicologhe nell’istituto frequentato dalla ragazzina. Un incontro che, evidentemente, ha scosso la piccola che fino a quel momento, per paura o per vergogna, aveva tenuto per sé l’inconfessabile segreto. E così, piangendo, si è sfogata con la sua migliore amica. Quest’ultima lo ha detto alle insegnanti che hanno convocato la madre, alla quale hanno riferito cosa suo marito stava facendo alla figlia. Apriti cielo. È cascato il mondo addosso a quella mamma che, assistita dall’avvocato Gionata Bonuccelli, ha denunciato il marito alla Procura.

Nei giorni scorsi si è svolto, l’incidente probatorio, in cui la bambina, accompagnata dall’avvocato Bonuccelli, ha ripetuto per filo e per segno le accuse mosse a suo padre. Che ha assistito all’udienza, ma da un’altra stanza, in modo che sua figlia non potesse né vederlo né sentirlo. Le psicologhe nominate dal Tribunale hanno certificato che l’undicenne era perfettamente idonea a testimoniare. Sulla base di questo incidente probatorio è stato disposto nei confronti del padre il divieto di avvicinamento alla figlia. Ora l’uomo dovrà pensare a come difendersi in tribunale, mentre la bambina sarà aiutata dalla famiglia e dagli esperti a uscire da quest’incubo.

Paolo Di Grazia

Francesca Navari