Gubbio piange il grande bomber Marcello Cagnazzo

Il calcio eugubino e regionale piangono la scomparsa di Marcello Cagnazzo, un attaccante che, a metà degli anni sessanta, ha segnato con le sue imprese alcune stagioni rossoblù, entrando per sempre nel cuore della città e non solo dei tifosi. Centravanti dall’innato fiuto del gol, ha firmato al "Comunale di San Benedetto" la mitica "fossa dei leoni", pagine che ancora oggi si raccontano. Gubbio-Cagnazzo un binomio destinato a durare nel tempo. Tre stagioni (1964-65, con la vittoria del campionato di promozione senza subire sconfitte, 1966-67, 1967-68), gol a grappoli (68 dei circa 700 firmati in carriera!), un legame indissolubile, l’orgoglio di appartenere alla famiglia eugubina, sottolineato dalle tante amicizie coltivate e dalla puntuale presenza ai diversi "rientri", in cui si respira ancora oggi il clima di uno "spogliatoio" dove non sono stati mai disfatti gli "armadietti". Carattere schietto, consapevole della propria forza, amico leale ed indimenticabile. Chiudo con un episodio dove c’è tutto Marcello. Al "Curi" il diesse Ramaccioni l’aveva presentato a Paolino Rossi con questa frase: "Ti presento il più forte bomber dell’Umbria". Presentazione seguita da un sorriso di Rossi, forse male interpretato da Cagnazzo che aveva puntualizzato: "Ride ride, ma da dua faceo gol io, ta te ce vogliono tre tiri!". G.B