REDAZIONE UMBRIA

Candidature e deroga a Eros Brega. Resa dei conti all’assemblea del Pd

Spoleto senza rappresentanza. La Marini: «Mi farò carico della cosa»

Eros Brega

Perugia, 13 aprile 2015 - RESA DEI CONTI nel Pd. Tutti contro tutti nell’assemblea regionale all’Hotel Giò, dove sono venute alla luce le tensioni fino a ieri rimaste nelle segrete stanze di piazza della Repubblica. Ad accendere la miccia prima ancora dell’inizio del summit, i nomi inseriti nella lista per le regionali e, di conseguenza, la richiesta di deroga presentata dal presidente del Consiglio regionale Eros Brega per ottenere il via libera al terzo mandato.

LA TRATTATIVA tra le diverse componenti del Pd (avviata già nella giornata di sabato) è proseguita fino alle prime ore di ieri mattina, determinando notevoli ritardi nell’avvio ufficiale dei lavori dell’assemblea, dove si chiedeva alla rappresentanza ternana di rinunciare a uno dei suoi candidati per far posto a Spoleto. Di qui la protesta di Gianluca Rossi, Leopoldo Di Girolamo e Fabio Paparelli, per tutelare il loro territorio. Inutili i tentativi di mediazione del segretario regionale Giacomo Leonelli, Andrea Pensi, Gianpiero Bocci e della stessa Catiuscia Marini. Polemiche anche sull’inserimento in lista della vicepresidente della Regione Carla Casciari, voluta dalla governatrice nella lista Pd. Da parte sua, la componente di Sinistra guidata da Stefano Fancelli, vedendosi privata della candidatura di Giancarlo Cintioli a Spoleto, ha acceso la contestazione. Critico anche il segretario provinciale Pd, Dante Andrea Rossi, spoletino, che ha fatto notare l’assenza in lista di un rappresentante della città del Festival, contestando implicitamente la candidatura di Rita Zampolini: «Questa proposta dà più rappresentanti a Foligno lasciando scoperto lo Spoletino. Mi pare che siano state fatte delle forzature legate a logiche familiari più che alla rappresentanza dei territori». «Riferimenti squallidi», ha subito replicato Vincenzo Riommi, ex marito di Rita Zampolini. Catiuscia Marini ha invitato il Pd a «presentarsi unito»: «La nuova legge elettorale e la riduzione del numero di consiglieri ha compromesso le tradizionali modalità di composizione della lista, portando al sacrificio di alcune realtà come Spoleto. Di questo mi farò carico sia in coalizione sia in caso di vittoria elettorale». In altre parole, nella nuova giunta.

LO SCONTRO si è acceso nuovamente sulle modalità con cui esprimersi sulla deroga a Brega: la Sinistra Pd ha chiesto il voto segreto, in quanto «pronunciamento su una persona», ma renziani e ‘Giovani Turchi’ hanno fatto quadrato chiedendo all’assemblea di «assumersi la responsabilità del voto palese». Lo stesso sottosegretario Bocci è intervenuto per contestare le modalità di interpretazione del regolamento interno, invitando i presenti al voto palese, con cui alla fine è passata la deroga a Eros Brega.