Beve dell’acqua ossigenata, grave operaio

Uomo di 44 anni di Castiglione del Lago ha confuso la bottiglietta nella quale aveva versato liquido disinfettante. L’allarme del figlio

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Castiglione del Lago, 1 agosto 2021 - Ha bevuto per sbaglio acqua ossigenata. Una distrazione che lo ha portato a rischiare la vita, quella di un uomo di 44 anni di Castiglione del Lago che ha confuso la bottiglietta nella quale aveva versato liquido disinfettante con la normale acqua minerale in bottiglietta. E’ accaduto nel primo pomeriggio di ieri nel luogo di lavoro dove il 44enne tunisino si occupa della cura degli animali da stalla. Il gran caldo, una sete urgente e quella bottiglietta che nascondeva l’insidia hanno fatto il resto. L’uomo avrebbe bevuto attaccandosi alla bottiglia una lunga sorsata di liquido iniziando poi immediatamente a manifestare bruciore alla gola. A dare l’allarme sarebbe stato propio il figlio dell’uomo che ha chiamato il 118 arrivato d’urgenza dall’ospedale di Castiglione del Lago. Un codice rosso quello con cui l’ambulanza ha viaggiato fino al Santa Maria della Misericordia dove, dopo il passaggio nella sala rossa del pronto soccorso, l’operaio è stato trasferito in rianimazione nel reparto di terapia intensiva. Nella giornata di ieri il paziente avrebbe però mostrato i primi miglioramenti e in serata è stato estubato, ora respira autonomamente e i medici sarebbero abbastanza ottimisti.

Sul posto sono arrivati anche i carabinieri di Castiglione del Lago, allertati come accade da protocollo in casi come questi direttamente dal personale che riceve la chiamata in sede di 118. I primi accertamenti avrebbero da subito lasciato escludere che si fosse trattato di un gesto volontario, configurando il quadro della fatalità. Pare infatti che fosse stato lo stesso operaio a mettere l’acqua ossigenata nella bottiglietta per poi evidentemente soprappensiero attingere a quella stessa bottiglia per bere. E’ anche possibile le cose siano avvenute in due momenti diversi, tali da far confondere l’uomo. Fatto sta che questo tipo di errore poteva essergli fatale.

Si tratta di uno dei più comuni errori da non commettere quando si maneggiano liquidi pericolosi, eppure capita con una certa frequenza che le sostanze vengano trasferite in bottigliette d’acqua o simili, senza renderle adeguatamente riconoscibili. Si pensa che sia un rischio che corrono più frequentemente i bambini e invece l’anno scorso un falegname di 53 anni è stato ricoverato in gravi condizioni al Santa Maria della Misericordia di Perugia dopo aver bevuto del liquido corrosivo per la pulizia dei mobili pensando che fosse acqua. Il fatto era avvenuto in un’azienda che si occupa di verniciatura. L’uomo aveva bevuto il contenuto di una bottiglietta ed era poi stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva. Sara Minciaroni