LUCA FIORUCCI
Cronaca

Volevano assaltare il Bundestag, un arresto a Perugia

Maximilian Eder, 65 anni, ex ufficiale dei reparti speciali dell’esercito tedesco, alloggiava in un hotel a Ponte San Giovanni. Preso dalla Digos

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di Luca Fiorucci

Avrebbe avuto il compito di reclutare nuovi seguaci per la rete terroristica "Reichsbürger", ispirata al "Terzo Reich" che conta più di 20.000 militanti, Maximilian Eder, l’ex ufficiale dei reparti speciali dell’esercito tedesco arrestato dalla Digos di Perugia. Da circa una settimana, alloggiava al Park Hotel di Ponte San Giovanni, dove era registrato a suo nome. Non sospettando, forse, che la polizia tedesca e quella italiana avevano puntato un faro su di lui. Il colonnello, infatti, è tra i 25 soggetti per i quali ieri sono scattati gli arresti perché ritenuti intenzionati a compiere un golpe armato. Secondo gli investigatori, gli aderenti al movimento “Cittadini del Reich“ avevano intenzione di entrare armi in pugno nel Bundestag, il Parlamento tedesco, e occuparlo con la forza, abolendo la Repubblica federale di Germania e instaurando uno stato sul modello sul Reich tedesco del 1871. L’organizzazione, secondo gli investigatrori, "aveva già deciso chi avrebbe ricoperto importante cariche ministeriali al momento della presa del potere".

Gli investigatori della Digos di Perugia, diretti dal vicequestore Gianfranco Leva, dopo aver ricevuto la segnalazione della presenza del sospettato a Perugia, nell’albergo alla periferia di Perugia, a un passo dalla E45, lo hanno monitorato giorno e notte. L’uomo sarebbe rimasto prevalentemente nella sua camera, presumibilmente, ritengono gli inquirenti, proseguendo nell’attività di proselitismo via internet, approfittando della connessione pubblica dell’hotel per coprire in qualche modo la sua posizione. Praticamente nulli i contatti all’esterno. Secondo quanto accertato, l’ex ufficiale sarebbe arrivato in Umbria di rientro dai Balcani. Sequestrati computer e documenti relativi all’attività del gruppo eversivo. L’analisi del pc e dei testi potrebbe rivelare ulteriori elementi utili all’indagine per ricostruire una rete di contatti e di potenziali aderenti che già adesso appare estremamente articolata. Non si esclude che Eder possa aver avuto anche un ruolo nell’eventuale reperimento di armi utili al blitz armato che stava per essere definito.

La scelta dell’Umbria, secondo quanto finora emerso, sembrerebbe essere per così dire casuale, tappa di un viaggio e, forse, dettata dalla necessità di non rimanere troppo nello stesso luogo per essere meno tracciabile. Tanto più preferibilmente fuori dai confini nazionali. Ma su questo aspetto le indagini sono ancora in pieno svolgimento per capire se ci possano essere eventuali collegamenti con il panorama eversivo italiano. Sempre secondo quanto emerso dalle indagini, Eder non sarebbe una figura nuova nel contesto dell’estremismo di destra. Negli ultimi anni, però, di lui si erano perse le tracce, forse anche in seguito a un rallentamento dell’attività di propaganda e non. Dopo un relativo silenzio, il ritorno sulla scena. Un ritorno che non è sfuggito agli investigatori.

Quando gli uomini della Digos hanno bussato alla sua porta, il 64enne è apparso piuttosto incredulo, ma si è arresto senza opporre resistenza. Il blitz all’alba nell’hotel si è concluso in maniera rapida e relativamente semplice, dopo una settimana di appostamenti. Perugia si ritrova ancora una volta faccia a faccia con il terrorismo. Quello eversivo di Prima Linea e della Brigate Rosse che avevano a Moiano, nel comprensorio del Trasimeno, un deposito di armi. Quello islamico con la scuola di addestramento individuata a Ponte Felcino e le ricorrenti espulsioni di presunti militanti. E poi l’attentato a papa Giovanni Paolo II: Alì Agca era formalmente uno studente dell’Università per stranieri.