Quindicenne violentata in centro a Perugia

La giovane ricoverata: 40 giorni di prognosi

Ambulanza (foto di repertorio)

Ambulanza (foto di repertorio)

Perugia, 12 giugno 2020 - Violentata ad appena 15 anni in pieno centro storico, e adesso ricoverata nel Reparto di Pediatria del Santa Maria della Misericordia con lesioni giudicate guaribili in 40 giorni e uno strappo nell’anima troppo difficile da ricucire. Mentre la città si interroga sulle regole della movida ’sicura’ dopo i ’fattacci’ di piazza Danti, un gruppetto di giovanissimi, amici tra loro, si incontra in centro. La serata è come tante altre: la fine del lockdown e dell’anno scolastico riversano i giovani nell’acropoli. E, si sa, i ragazzi sono facili a nuove, innocue, amicizie. E’ quello che – secondo quanto si è appreso – avviene anche l’altro ieri sera. La quindicenne, una studentessa perugina che ha da poco terminato le lezioni in piattaforma del suo liceo, conosce un giovane poco più grande di lei che, successivamente, indicherà ai carabinieri come il suo aggressore.

Secondo quanto emerge dalle testimonianze raccolte dai carabinieri del Nucleo operativo della compagnia di Perugia, la 15enne si allontana con il ragazzo, maggiorenne. Sembra si rechino al bar per bere qualcosa insieme e, solo successivamente, fanno una passeggiata attraverso i vicoli dell’acropoli, mercoledì sera deserti anche a causa del maltempo che per tutto il giorno si era abbattuto sulla città.

L’epilogo, ancora confuso e sul quale sono in corso indagini, è drammatico. In una delle traverse che risalgono verso Corso Vannucci (e che la vittima non sarebbe riuscita a indicare precisamente) avviene la violenza sessuale. La ragazza resta come impietrita dall’accanimento del nuovo amico.

Poco dopo, intorno alla mezzanotte, scatta l’allarme alla centrale operativa del 118 regionale. E’ un’ambulanza a raggiungere via Bontempi, dove si trova la giovane: ai medici denuncia immediatamente di essere stata violentata, facendo scattare la richiesta di intervento alle forze dell’ordine. Una volta arrivata in ospedale viene avviato il percorso protetto del ’codice rosa’.

La 15enne è sottoposta a visita ginecologica e gestita da uno psicologo e dall’assistente sociale. Dai referti medici emergono le atrocità della violenza. Anche se – almeno sembra – la giovane non presenterebbe lesioni da immobilizzazione. Ma ancora è troppo presto per ricostruire esattamente la dinamica dell’accaduto. In ospedale vengono svolti i prelievi di sangue per verificare se la minorenne sia stata drogata o fatta ubriacare, proprio per annullare le sue resistenze.

Ieri mattina gli investigatori dell’Arma – coordinati dal procuratore aggiunto Giuseppe Petrazzini – hanno raccolto la testimonianza della giovane. La ragazzina, assistita dai suoi genitori, si trova ora ricoverata nel Reparto di Pediatria, in attesa che i medici decidano per le dimissioni dall’ospedale.

Accertamenti sono in corso anche sulle telecamere del centro storico per capire se, durante il tragitto dei due, abbiano inquadrato qualcosa. Il momento in cui erano insieme e probabilmente la fuga del 18enne. L’aggressore potrebbe già avere un nome e un volto. © RIPRODUZIONE RISERVATA