Tesei sarà ricandidata. Centrodestra compatto: "Non sono sorpresa. E lavoro per i cittadini"

La governatrice leghista confermata per la sfida del prossimo autunno "Credo poco nelle etichette politiche, contano i valori e la visione. Le voci su un candidato diverso? Non ho tempo per le ’chiacchiere’".

Tesei sarà ricandidata. Centrodestra compatto: "Non sono sorpresa. E lavoro per i cittadini"

Tesei sarà ricandidata. Centrodestra compatto: "Non sono sorpresa. E lavoro per i cittadini"

PERUGIA

"Devo ammettere che la notizia della mia ricandidatura non mi coglie di sorpresa perché ero a conoscenza sia del vertice sia della volontà, da parte dei partiti della maggioranza, di confermare il mio nome per le prossime elezioni regionali". La presidente della Regione, Donatella Tesei, non si scompone più di tanto: il suo approccio pragmatico nell’affrontare il lavoro amministrativo in questi quattro anni e mezzo è lo specchio del suo carattere e si traduce anche nelle reazioni a certe notizie.

Immagino però che la conferma le abbia fatto piacere.

"Certo, accolgo l’ufficialità con grande piacere perché rappresenta anche il riconoscimento del lavoro fin qui svolto, in condizioni spesso difficili e straordinarie come quelle che abbiamo vissuto in questi quasi cinque anni".

Magari lavorerà con qualche pressione in meno in questi mesi

"Da oggi, sicuramente, non muterà il nostro approccio: continueremo nell’azione di governo regionale con la stessa determinazione e convinzione che abbiamo messo in campo in questi anni in cui credo di poter dire che, oltre all’affrontare l’oggi, abbiamo dimostrato di avere una visione dell’Umbria di domani. Un percorso in cui abbiamo ereditato ed affrontato alcuni dossier difficili, come, solo per fare degli esempi, le situazioni a dir poco complesse di aeroporto, comparto di Monteluce, ricostruzione della zona del cratere, crisi Ast, obsolescenza delle strutture e strumentazioni sanitarie, anni in cui abbiamo affrontato anche momenti inaspettati, basti pensare alla lunga emergenza pandemica nonostante la quale abbiamo avviato e lavorato per numerose progettualità, alcune delle quali hanno già trovato compimento, altre che necessitano inevitabilmente di tempi più lunghi per raggiungere la definitiva attuazione".

La prospettiva di un secondo mandato potrebbe essere vista come la possibilità di portare a termine i progetti in campo?

"Esatto. La prospettiva di altri cinque anni di governo ci dà proprio la possibilità di proseguire con le politiche iniziate e centrare ulteriori risultati. Penso, anche qui per fare qualche esempio, alle politiche per la famiglia contro la denatalità che hanno bisogno di tempo per apportare gli effetti, alla messa a terra dei progetti Pnrr sui quali abbiamo fatto uno straordinario lavoro di intercettazione dei fondi, al prosieguo dei numerosi sostegni alle imprese e al consolidamento del brand Umbria, ai grandi progetti infrastrutturali, alla concretizzazione della riorganizzazione della rete sanitaria e della medicina territoriale. Tutti interventi già iniziati da tempo, ma che richiedono una più lunga gestazione prima di raggiungere la definitiva realizzazione".

E’ chiaro che il voto di autunno sarà anche una "pagella" a quanto avete fatto fino a questo momento.

"Per dare dunque continuità ad una azione di governo regionale, ribadisco, è necessario avere il tempo di un secondo mandato su cui, ovviamente, saranno gli umbri, sovrani, a dover decidere".

Lei è considerata quasi una presidente Civica più che della Lega, è così? Le piace questa valutazione o amerebbe un’etichetta politica precisa?

"Credo poco nelle etichette, penso che ciò che conta siano i valori, la visione, il modus operandi che vengono messi in campo. E soprattutto la tenacia ed il lavoro nel perseguire gli obiettivi di interesse per i cittadini".

Quanto e se le hanno dato fastidio le voci su una sua possibile non-ricandidatura?

"Ho lavorato sempre per il bene della regione, con serietà e con l’obiettivo di far esprimere al massimo le enormi potenzialità che l’Umbria ha. Avevamo molto da fare e, devo ammettere, poco tempo per le indiscrezioni giornalistiche".

Presidente, qual è stato il momento più difficile di questi 4 anni e mezzo e quale quello per cui ha pensato: bene, mi ricandido!

"Ci sono stati molto momenti complessi, abbiamo passato situazioni fuori dell’ordinario, basti pensare alla gestione della pandemia, proprio mentre iniziavano ad affrontare la pesantissima situazione che avevamo ereditato in Regione. Però ho sempre lavorato senza sosta e credo che per terminare tante opere complesse sia indispensabile avere la possibilità di svolgere un secondo mandato, anche per consolidare i risultati di alcune politiche figlie di una visione complessiva e nuova dell’Umbria".

R.P.