Stirati: "Sul css vogliamo essere coinvolti"

Faccia a faccia del sindaco di Gubbio con la presidente e il vicepresidente della Regione: il tema spinoso è l’utilizzo del combustibile.

Migration

Nel lungo e sereno faccia a faccia svoltosi ieri a Palazzo Donini con la Presidente della Giunta Regionale Donatella Tesei ed il vicepresidente con delega all’Ambiente Roberto Morroni sull’utilizzo del Css (combustibile solido secondario) nei cementifici, il sindaco Filippo Stirati ha "ribadito - si legge nel comunicato diffuso - la nostra posizione e contestato nuovamente il metodo dell’operare, sottolineando ancora una volta che la richiesta di AIA semplificata è inaccettabile, perché pretendiamo che la città non sia scavalcata e ci sia un coinvolgimento pieno di Comune, cittadini, associazioni".

Stirati ha ricordato, oltre alle vocazioni della città, che "il tema dei Css sin da sei anni fa è stato parte costitutiva del mio programma, sono stato eletto dagli eugubini per portare avanti un percorso in questo senso e oggi, forte anche del consenso e della legittimazione della larga maggioranza del Consiglio Comunale, porto avanti con fermezza le mie convinzioni".

Ha aggiunto che "le aziende sollevano legittimamente il loro punto di vista e hanno certamente il diritto di fare puntualizzazioni che riguardano le loro strategie, ma allo stesso modo, da parte nostra" e della città, "c’è una forte esigenza di fare chiarezza sui temi della salute e della condizioni ambientali".

Stirati ha richiamato la necessità di "approfondimenti di tipo epidemiologico per dare risposte certe ai cittadini, non solo in relazione al tema dei cementifici, ma in generale sulle condizioni dell’aria, della terra e dell’acqua".

Da parte loro la presidente Tesei ed il vice Morroni hanno riaffermato la legittimità delle richieste fatte dalle due aziende eugubine, spiegando che entro il primo quadrimestre 2021 l’Umbria avrà un nuovo Piano regionale dei rifiuti, questione, hanno sottolineato, totalmente separata dalla vicenda dell’incenerimento dei Css.

Morroni e Tesei hanno anche spiegato, sulla richiesta prodotta dai cementifici, che richiama direttive europee, di essere in attesa, prime di ulteriori decisioni, di "dettagliate valutazioni tecnico-scientifiche che diano risposte convincenti sul tema della salute e delle condizioni ambientali".

E’ stato un incontro che pur avendo registrato posizioni non totalmente allineabili si è svolto in un clima di grande collaborazione. Ed è l’essenziale, su temi delicati come questo.