REDAZIONE UMBRIA

Stefano Morosi, scrittore tra passione e solidarietà

Il libro "L'adolescenza profanata" di Stefano Morosi ha raggiunto la terza ristampa in pochi mesi, con le vendite devolute all'Istituto Serafico di Assisi. Morosi, scrittore di successo, si distingue per la solidarietà e l'impegno sociale.

Il libro "L'adolescenza profanata" di Stefano Morosi ha raggiunto la terza ristampa in pochi mesi, con le vendite devolute all'Istituto Serafico di Assisi. Morosi, scrittore di successo, si distingue per la solidarietà e l'impegno sociale.

Il libro "L'adolescenza profanata" di Stefano Morosi ha raggiunto la terza ristampa in pochi mesi, con le vendite devolute all'Istituto Serafico di Assisi. Morosi, scrittore di successo, si distingue per la solidarietà e l'impegno sociale.

In pochi mesi il suo nuovo libro, “L’adolescenza profanata“, è già arrivato alla terza ristampa, con il ricavato delle vendite destinato all’Istituto Serafico di Assisi, per aiutare bambini e ragazzi con gravi disabilità. Un nuovo successo editoriale per Stefano Morosi (nella foto), scrittore nato a Marsciano e residente a Perugia che fin da piccolo insegue la passione per la scrittura e che ha già pubblicato numerosi libri accolti dal pubblico con altissimo gradimento, senza mai dimenticare la solidarietà e l’attenzione verso il prossimo. Ne è testimonianza “L’adolescenza profanata“ (Glu Edizioni) che il sabato 26 ottobre verrà presentato a Umbrialibri e che Morosi ha scritto basandosi su fatti realmente accaduti. "Una storia raccapricciante – sottolinea – che riguarda la violenza subìta da un ragazzo. Ho ascoltato la testimonianza in prima persona e la racconto nel mio libro perché la violenza deve spingere all’impegno sociale e al desiderio che altri non provino mai lo stesso dolore".

Il nuovo libro arriva dopo i successi dell’esordio con “La Stella di Cecanibbio“ dedicata alla vita della nonna e di “La gallina dai pulcini d’oro“ su una leggenda intorno al popolo Etrusco. Con le vendite dei suoi libri Morosi ha acquistato e donato all’ospedale di Marsciano una videolaparoscopia e adesso si sta dedicando ad aiutare il Serafico. "Sono una persona semplice – tiene a sottolineare – sono nato nel Castello di Monte Vibiano Vecchio e da 40 anni mi alzo alle 6 del mattino. Da sempre scrivo per passione".