Segregata in casa dal fidanzato

Giovane donna chiede aiuto dalla finestra ad un operatore della nettezza urbana che fa scattare l’allarme

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Segregata in casa dal fidanzato chiede aiuto dalla finestra ad un operatore Vus che stava effettundo la raccolta differenziata dei rifiuti, che chiama i carabinieri. Erano circa le sette del mattino quando l’uomo, mentre stava lavorando, ha udito le urla di una donna che chiedeva aiuto. La giovane non parlava italiano e in inglese lo ha implorato di dare l’allarme ai carabinieri perché era chiusa in casa dal giorno prima e non poteva uscire. I militari della compagnia di Spoleto in breve tempo hanno raggiunto l’abitazione indicata nella segnalazione dove hanno trovato la 20enne in evidente stato di agitazione.

La ragazza, visivamente scossa, ha raccontato ai carabinieri che, dopo una lite con il fidanzato, il giovane aveva chiuso a chiave la porta d’ingresso dall’interno impedendole di uscire, disattivato la connessione "wi-fi" e le aveva sottratto anche il telefono cellulare per evitare che chiedesse aiuto. L’uomo l’avrebbe costretta, contro la sua volontà, a restare in casa, ostacolandole ogni contatto esterno ed impedendole di uscire per l’intera notte.

Solo alle prime luci del mattino, la donna, approfittando della distrazione del fidanzato, è riuscita ad aprire la finestra per chiedere aiuto. I carabinieri, dopo aver tranquillizzato la ventenne che era piuttosto scossa – hanno dunque identificato il ragazzo, che è stato deferito alla Procura della Repubblica di Spoleto per l’ipotesi di sequestro di persona. Ora il giovane rischia un procedimento penale ed il reato che gli viene contestato è particolarmente grave.