San Francesco al Prato, slitta tutto a luglio

Il Tar sospende il bando per le poltroncine: le fornirà l’impresa terza classificata

San Francesco al Prato, ancora problemi

San Francesco al Prato, ancora problemi

Perugia, 19 aprile 2019 -  Ribaltone a San Francesco al Prato: con la sospensiva del Tar – a cui era ricorsa una delle aziende che aveva partecipato al bando – andrà riassegnata la fornitura delle 500 poltroncine dell’Auditorium e ciò allunga inevitabilmente il completamento del progetto, con una vera e propria corsa contro il tempo per rendere lo spazio disponibile per l’inizio di Umbria Jazz.

Dopo la decisione del Tar di sospendere la procedura infatti, dovrà essere effettuata una nuova assegnazione e al momento è emerso, che con i nuovi criteri stabiliti dal Tribunale (che ha rivisto quelli contenuti nella gara), i requisiti per fornire il materiala li ha soltanto l’impresa terza classificata. Si tratta di una grande azienda del nord Italia che dovrà quindi occuparsi di questa ultima operazione: nei prossimi giorni si procederà alla riassegnazione della fornitura e da quel momento in poi ci saranno sessanta giorni tra produzione e allestimento delle poltroncine.

L’obiettivo è proprio quello di avere lo spazio pronto per i primi giorni di luglio proprio per i dieci giorni di UJ. Se però ci si renderà conto che non ci sarà il tempo tecnico necessario, c’è pronta una soluzione alternativa: un allestimento temporaneo per permettere comunque lo svolgimento dei concerti. Al momento infatti il resto delle opere all’interno dell’Auditorium è pressoché completo: entro metà maggio sarà pronta la pavimentazione e a quel punto resteranno da montare soltanto le poltroncine.

Il Comune intanto sta portando avanti le pratiche, affinché lo spazio si disponibile nei tempi dovuti: gli uffici comunali hanno infatti inviato la pianta di San Francesco al Prato, con tanto di previsione delle poltroncine, affinché l’organizzazione del festival possa essere messa nelle condizioni si di vendere i biglietti e di allestire il palco. Insomma la buona volontà non manca, ma quando ci si mette di mezzo la giustizia e la burocrazia, le cose si complicano sempre. Il bando per i 500 posti era pari a 250 mila euro, mentre l’intervento complessivo ammontava a circa 4 milioni di euro e ha interessato la realizzazione dei camerini e relativi servizi igienici, il restauro dello scalone di collegamento camerini-auditorium, il completamento del pavimento, la realizzazione degli impianti di riscaldamento, elettrico, di amplificazione, antincendio e nuova centrale termica. Sono stati infine montati i dispositivi necessari per la correzione acustica, gli arredi per i camerini e il foyer.

m.n.