Accolto il ricorso di Amanda contro l'Italia a Strasburgo: "Processo iniquo"

Il caso Meredith Kercher: la ragazza statunitense, prosciolta in Cassazione per l'omicidio della ragazza inglese, passa all'attacco contro il Belpaese

Amanda Knox

Amanda Knox

Perugia, 17 maggio 2016 - "L'Italia fece contro Amanda Knox un processo iniquo. E la ragazza fu maltrattata durante l'interrogatorio". La Corte europea dei Diritti umani ha accolto in via preliminare il ricorso della ragazza statunitense contro l'Italia. Ricorso promosso appunto a Strasburgo dalla giovane di Seattle. Che in Cassazione è stata prosciolta per l'omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia il 1 novembre 2007. La documentazione presentata dai legali di Amanda Knox, Luciano Ghirga e Carlo Dalla Vedova, si basa in particolare sull'interrogatorio che la ragazza subì il giorno dell'arresto. Interrogatorio che sarebbe stato "senza avvocato".

C'è poi tutta la parte del processo iniquo. Knox afferma "di non esser stata informata in tempi brevi in una lingua a lei incomprensibile della natura e dei motivi dell'accusa formulati a suo carico". Afferma anche di non essere stata assistita da un interprete professionale e indipendente nel corso degli interrogatori e che l'agente di polizia che l'ha assistita durante gli interrogatori successivi all'arresto ha fatto le funzioni di mediatore "suggerendo così delle ipotesi su come si erano svolti i fatti".