Muore a 34 anni, c’è l’ombra della droga

Il ragazzo, di origini sudamericane, è stato trovato senza vita in una mansarda in strada dei Loggi. Disposta l’autopsia

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È lo spettro dell’overdose a far scattare le indagini della polizia sulla morte di un ragazzo 34enne di origini sudamericane, trovato senza vita all’interno di una mansarda in strada dei Loggi. Lì, tra i palazzoni di Ponte San Giovanni, il quartiere-città alla prima periferia di Perugia, finito di recente sotto i riflettori dopo le dichiarazioni del rapper Blind al programma televisivo X Factor (lo aveva definito un "postaccio") e che tanto hanno fatto infuriare cittadini e associazioni. Le sirene dell’ambulanza e delle forze dell’ordine hanno squarciato il silenzio di un tranquillo pomeriggio di giovedì dopo la chiamata disperata della fidanzata che ha trovato il ragazzo riverso a terra, immobile.

Il suo cuore aveva già smesso di battere quando sono arrivati i soccorsi, ma se anche questa sia un’altra vita tragicamente inghiottita dal tunnel della droga, saranno solo gli esami tossicologici a poterlo stabilire con esattezza. Intanto sarà disposta l’autopsia per accertare se il decesso sia sopraggiunto per via di un malore improvviso riconducibile a cause naturali, o se sia stata una overdose di stupefacenti a provocare una morte tanto prematura, quanto inspiegabile, vista la sua giovane età.

Sul corpo del giovane non è stato trovato alcun segno di violenza, né effrazioni a porte e finestre della mansarda dove alloggiava. Oltre al medico legale Sergio Scalise Pantuso e agli agenti delle Volanti, sono intervenuti anche i colleghi della Squadra mobile (diretta dal neo dirigente Gianluca Boiano) per avviare tutti gli accertamenti utili per far luce su questa triste vicenda che piomba a poco più di due settimane dalla tragica scomparsa di due altre giovani donne. La 18enne di Amelia, stroncata dall’eroina nel giorno del suo compleanno e la 37enne originaria di Città di Castello, ritrovata senza di vita all’interno di un appartamento in via del Giochetto, a Perugia, dopo aver combattuto per anni contro il demone della droga.

Se il decesso legato agli stupefacenti fosse confermato, il 34enne sarebbe la terza vittima in un mese di una piaga tanto profonda quanto difficile da curare, nonostante gli sforzi quotidiani delle forze dell’ordine sulle piazze attive dello spaccio della città per arginare un mercato che non conosce tregua, né crisi.

Valentina Scarponi