La sfida su Medioetruria. Giani attacca: "Assist a Tesei per tornare in Regione"

Per il presidente toscano la scelta di Creti "è stata prettamente politica". E se la prende con l’assessore Melasecche: "Quello si infila dappertutto...".

La sfida su Medioetruria. Giani attacca: "Assist a Tesei per tornare in Regione"

La sfida su Medioetruria. Giani attacca: "Assist a Tesei per tornare in Regione"

"Creti non mi sembra un luogo che possa prevedere a cuor leggero una colata di cemento per la nuova stazione Medioetruria. Dobbiamo essere molto attenti a usare nuovo suolo, soprattutto dopo gli ultimi disastri nel nostro territorio". Il presidente della giunta regionale toscana, Eugenio Giani non vuol proprio saperne: la scelta di Rfi di realizzare la stazione ferroviaria dell’Alta velocità a Creti (in provincia di Arezzo) e non a Rigutino (sempre nell’Aretino) lo ha mandato su tutte le furie. Come accaduto al suo assessore, ai trasporti Stefano Baccelli, che giovedì ha abbandonato per protesta il tavolo al Ministero.

E Giani non ha alcun dubbio sul fatto che la scelta sia stata politica, al punto da attaccare frontalmente l’assessore umbro, Enrico Melasecche: "Lui è un politico che si infila dappertutto. Ha trasformato un tavolo tecnico in una questione politica. A me nessuno ha mai presentato un progetto della stazione Alta Velocità a Creti. E perfino il sindaco di Cortona avrebbe dei dubbi sulla sede. Ribadisco però, che la Toscana vuole fare la stazione MedioEtruria, vuole avere un altro polo dell’Alta velocità ferroviaria. Non mi sembra però che, allo stato attuale, ci siano le condizioni per trasformare l’ipotesi di Creti in un progetto esecutivo".

E va anche oltre: "Parliamo di un territorio della Toscana, non dell’Umbria. E’ un’area che ha 500mila abitanti, un numero di utenti che le province di Siena e Arezzo potrebbero raggiungere con la loro capacità di attrazione. Mi è stato detto con chiarezza – afferma Giani – che la scelta di Creti è un assist a favore della ricandidatura della presidente Donatella Tesei alle prossime elezioni". E sui motivi del no ribadisce: "Siamo in Valdichiana, una zona delicata dal punto di vista del dissesto idrogeologico, sempre stata teatro di bonifiche dai tempi dell’imperatore Tiberio". Melasecche dal canto suo proprio ieri aveva detto chiaro e tondo che "non c’è stata alcuna interferenza politica sulla decisione di realizzare la stazione Medioetruria a Creti, sono stati solo i tecnici a lavorare sulla base di dati puntuali. L’infrastruttura – ha precisato - andrebbe a vantaggio di Arezzo, Siena e Perugia, spero non ci siano polemiche. Medioetruria sarebbe importante per tutti".

M.N.