Introvabili gli specialisti digitali. Umbria e Ternano “maglie nere“

Regione e ’provincia sud’ al terzo posto a livello nazionale per l’assenza di figure professionali del genere . Studio della Confartigianato evidenzia le richieste delle imprese e le relative, mancate opportunità di lavoro.

Introvabili gli specialisti digitali. Umbria e Ternano “maglie nere“

Tra le competenze richieste, la gestione dell’intelligenza artificiale

In Umbria in generale e nella provincia di Terni in particolare non si trovano specialisti digitali. Secondo uno studio di Confartigianato, le aziende a livello nazionale hanno necessità di 699mila lavoratori con competenze digitali avanzate 4.0, ma non riescono a trovarne più della metà (51,8%). Si tratta di 362mila lavoratori che devono essere capaci di gestire tecnologie come l’intelligenza artificiale, il cloud computing, l’Industrial Internet of Things (IoT), la data analytics, i big data, la realtà virtuale e aumentata e la blockchain. Confartigianato ha stilato anche la classifica delle regioni e delle province in cui il problema del personale introvabile è più acuto e supera la media nazionale. Umbria e provincia ternana salgono entrambe al terzo posto del rispettivo, tutt’altro che invidiabile, podio. A livello regionale è in testa il Trentino-Alto Adige, dove il 65,8% dei posti di lavoro con e-skills offerti dalle imprese (pari a 12.070) rimane vacante. Seguono il Friuli-Venezia Giulia (7.350 le figure professionali introvabili, pari al 62,6% del totale richiesto dalle imprese della regione), quindi l’Umbria (3.750, pari al 60,3%). A seguire Marche, Veneto, Emilia Romagna.

Bolzano guida la classifica delle province con il più alto mismatch tra domanda e offerta di manodopera qualificata, con il 69,2% dei posti di lavoro altamente qualificati difficili da coprire, pari a 7.110. Seguono Trieste (1.390, pari al 68,3%), Terni (880, pari al 67,5%), quindi Udine e Cuneo.