REDAZIONE UMBRIA

Intercettato drone verso il carcere. Trasportava soldi e telefonini

Tre le persone arrestate dalla polizia penitenziaria. Il Sappe: "Cresce il fenomeno dei traffici illeciti"

Il carcere di vocabolo Sabbione

Il carcere di vocabolo Sabbione

Sono stati sorpresi dalla polizia penitenziaria e pilotare un drone verso il carcere di Sabbione. Nel drone quattro telefonini e 12mila euro destinati ai detenuti. Tre le persone arrestate dalla stesa polizia penitenziaria.Lo riferisce Fabrizio Bonino, segretario del Sappe Umbria. "Nel tardo pomeriggio di venerdì - spiega– un ispettore superiore distaccato da altro istituto a Terni e un ispettore capo del reparto locale, entrambi fuori servizio, appena terminato il proprio turno, hanno individuato un’auto con a bordo tre persone intente a pilotare il drone in sorvolo sul carcere. I poliziotti, col supporto di altri agenti, hanno bloccato la vettura e sequestrato i 12mila euro in contanti e i quattro telefoni cellulari che erano destinati ai detenuti". "Il problema dell’introduzione di telefoni in carcere - continua Bonino – è da tempo noto e conosciamo bene la sua portata che al giorno d’oggi è davvero significativa e continua a crescere. Ci preoccupa non solo il loro utilizzo per scopi illeciti all’esterno del carcere, ma anche il vero e proprio commercio che è presente all’interno delle mura dove uno smartphone ceduto tra detenuti moltiplica vertiginosamente il proprio valore, diventando fonte di ingenti guadagni illeciti per chi riesce a gestirne il commercio". Il segretario nazionale Sappe, Donato Capece evidenzia che anche quest’ultimo evento "conferma tutte le ipotesi investigative circa l’ormai conclamato fenomeno di traffico illecito a mezzo droni, fenomeno questo favorito anche dalla libertà di movimento dei detenuti a seguito del regime custodiale aperto e delle criticità operative attuali, in cui opera la polizia penitenziaria, con dei livelli minimi di sicurezza". Capece annuncia quindi che "è in corso di organizzazione territoriale un nucleo di poliziotti penitenziari specializzati nell’utilizzo e nella gestione dei droni, sia in ottica preventiva che dissuasiva dei fenomeni di violazione degli spazi penitenziari o di introduzione di materiale illecito". L’auspicio, conclude il Sappe, è che "presto anche l’Umbria possa disporre di un numero sufficiente di poliziotti, adeguatamente preparati, formati e specializzati ed esperti nell’utilizzo e nella gestione dei droni sia in ottica preventiva che repressiva".