Per le imprese artigiane umbre, è stato un decennio di "lunga notte" di calo strutturale: tra il 2014 e il 2024 sono infatti sparite 3.018 aziende (e 5.336 addetti) portando la percentuale delle imprese artigiane attive sul totale delle imprese dal 10,2% del 2014 al 7,2% del 2024. In termini percentuali è la terza flessione più pesante tra le regioni italiane. E’ quanto emerge dal Report della Camera di commercio dell’Umbria, che informa anche "dell’importante" opportunità con l’arrivo delle Indicazioni geografiche protette (Igp) per i prodotti artigianali e industriali".
In base allo studio - diffuso dalla stessa Camera di commercio - ci sono però anche alcune luci, come l’aumento della dimensione aziendale media, la crescita degli addetti dipendenti e la tenuta delle imprese artigiane femminili con una crescita della dimensione media del 4% (+16,7% se si considerano i soli addetti dipendenti). Insomma, meno imprese ma un po’ più robuste.
I colpi maggiori del decennio sono stati subiti soprattutto nel primo quinquennio 2014-2019, poi la spinta alla flessione ha perso forza. Per Giorgio Mencaroni (foto), presidente Camera di commercio dell’Umbria, "le aziende artigiane sono di grande importanza per la crescita di qualità della regione. Basta pensare a quanto sta avvenendo da anni nel tessile, dove marchi di grande risonanza insediano parte delle proprie produzioni nella regione anche perché trovano e competenze, saperi artigianali tramandati con cura che non è facile trovare. E ciò vale per molti altri settori. Si tratta non solo di un fatto culturale e di tradizione, ma anche di vere e proprie possibilità di sviluppo economico e sociale all’insegna della sostenibilità. Senza il mondo dell’artigianato, o con un mondo dell’artigianato molto debole, sarebbero tante le opportunità che l’Umbria perderebbe, anche in termini di coesione sociale". Per questo la Camera di commercio, aggiunge, "è molto attenta a tale mondo, cercando di coglierne le istanze e di dare risposte concrete" anche con numerose iniziative. Molto importante la possibilità delle Indicazioni geografiche protette (Igp) per i prodotti artigianali e industriali, con domande dal 16 settembre ed entro le 13 del 31 ottobre.