Si finge un facoltoso acquirente ma è un ladro di gioielli, arrestato

Umbertide, il giovane mette a segno un colpo alla gioielleria Burzigotti

Ladro incastrato dalla videosorveglianza

Ladro incastrato dalla videosorveglianza

Umbertide, 12 giugno 2017 - Giovane e di bell’aspetto, elegante, raffinato e ladro di gioielli. E’ l’identikit dell’uomo arrestato sabato dai carabinieri per furto. Il suo obiettivo, la storica gioielleria Burzigotti, nella centralissima via Garibaldi, di proprietà del presidente dell’Anmil regionale Alvaro Burzigottti. Ed è stato proprio quest’ultimo a dare l’allarme e permettere l’arresto del malvivente: «un giovane di circa 25 - 30 anni – racconta – elegante e con tanto di cagnolino a guinzaglio». «Dall’aspetto, sembrava un medio orientale – continua Burzigotti – ma che parlava un ottimo italiano con un forte accento perugino. In generale, ottima presenza».

L’UOMO è entrato nella gioielleria poco prima delle 20, chiedendo alla signora Franca Fodaroni, moglie del presidente dell’Anmil, di vedere alcuni preziosi di notevole valore da regalare ai propri genitori». Mentre la signora si aggirava per il locale cercando la merce il figlio Ascanio, dal retrobottega, vigilava attraverso le telecamere a circuito chiuso, accorgendosi che il giovane aveva intascato qualcosa attingendo dai rotoli da esposizione dei gioielli che gli erano stati mostrati.

IL RAGAZZO ha immediatamente avvertito il padre Alvaro (in quel momento impegnato nella chiusura della sua tabaccheria, sempre in via Garibaldi); Burzigotti prima è entrato nella gioielleria per un rapido sopralluogo e poi, uscito, tenendo sempre sotto controllo la situazione, ha avvertito i carabinieri.

SUL POSTO è giunta una pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri di Città di Castello che, con il supporto dei militari dell’Arma di Umbertide, hanno provveduto ad arrestare il giovane. Addosso aveva un bracciale ed un crocifisso del valore di oltre 3000 euro.

ENTRAMBI sottratti alla gioielleria umbertidese ed altri oggetti preziosi che potrebbero essere frutto, secondo gli inquirenti, di analoghi furti in gioiellerie del comprensorio alto tiberino. I militari dell’Arma fanno sapere a chi chi fosse eventualmente preoccupato della sorte del cagnolino di proprietà dell’arrestato che non c’è alcun problema.

L’ANIMALE infatti è stato coccolato e rifocillato dagli stessi carabinieri, in attesa di essere restituito ai legittimi proprietari.

Pa. Ip.