"Che emozione lavorare al restauro di un capolavoro di Raffaello"

Sabrina Sottile e Maria Cristina Lanza raccontano l’intervento sullo Stendardo processionale della Santissima Trinità

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"Un’emozione lavorare su Raffaello". In corso nella Sala Raffaello della Pinacoteca comunale di Città di Castello il restauro dello Stendardo Processionale della Santissima Trinità, la prima ad essere firmata da Raffaello, l’unica che è rimasta in città. Ad eseguire l’intervento due giovani restauratrici dell’Istituto nazionale del restauro, Sabrina Sottile e Maria Cristina Lanza, che stanno lavorando sulla base di un "restauro virtuale progettato in seno all’attività di istituto che mettiamo in pratica per restituire una visione d’insieme dello Stendardo".

La tecnica usata per restaurare Raffaello si chiama "tratteggio verticale" e permette di lasciare traccia dell’avvenuto intervento ad una distanza ravvicinata ma allo stesso tempo dalla distanza a cui di solito è tenuto il visitatore, hanno spiegato le due restauratrici, che hanno aggiunto: "E’ molto emozionante per chi fa il nostro lavoro intervenire su un’opera di un grande dell’arte mondiale come Raffaello, un privilegio che non accade spesso. Inoltre in questo Stendardo giovanile si intravedono già tutti gli elementi dell’arte matura di Raffaello, la mano che lo ha dipinto è felicissima e questo rende ancora più impegnativa la responsabilità del restauro".

L’assessore Vincenzo Tofanelli, visitando il cantiere del restauro, ha sottolineato "l’attesa che sta sviluppando rispetto la mostra ‘Raffaello giovane e il suo sguardo’, prevista dal 18 settembre 2021 a gennaio 2022 nella Pinacoteca tifernate, a cura di Marika Mercalli e Laura Teza, nel corso della quale sarà possibile approfondire i primi passi di Raffaello".