LUCA FIORUCCI
Cronaca

Giro di false fatturazioni, il cantautore Andrea Mingardi chiede il patteggiamento

L’artista è finito in un’inchiesta della Procura di Perugia che ha portato davanti al giudice anche altre 35 persone. “Pago per gli errori di altri. Ho cercato di rimediare ridando quanto dovuto”

Il cantautore Andrea Mingardi

Il cantautore Andrea Mingardi

Perugia, 31 gennaio 2024 – C’è anche il cantautore Andrea Mingardi tra i 36 imputati a cui la Procura della Repubblica di Perugia contesta il reato di false fatturazioni. Il celebre cantante, tramite il suo difensore Riccardo Carboni, ha avanzato la richiesta di patteggiamento della condanna, specificando di aver già risarcito l’Erario per quello che viene definito un errore contabile.

Al centro dell’indagine c’è un eugubino, titolare di un’azienda di servizi, che, secondo l’accusa, avrebbe emesso fatture per operazioni "oggettivamente" inesistenti a favore di numerosi soggetti che avrebbero così giovato della detrazione indebita di Iva che complessivamente, secondo la ricostruzione della Guardia di finanza, ammonterebbe a circa 400mila euro, per un giro di affari di circa 1,8 milioni di euro, attestato da 700 fatture emesse dall’azienda dell’eugubino nel corso di otto anni, dal 2013 al 2020.

Nel corso dell’udienza preliminare, le difese degli indagati si sono espressi in ordine alla scelta di riti abbreviati o ordinari o richieste di patteggiamento, come ha chiesto il difensore di Mingardi che con l’eugubino, secondo quanto ricostruito, ha avuto a che fare in passato per l’organizzazione di alcuni concerti. A fronte della contestata evasione di Iva e Irpef di circa 100mila euro, Mingardi - che non si occupa direttamente degli aspetti amministrativi della sua attività - ha provveduto a regolarizzare la sua posizione, riferisce il difensore, tanto da ottenere il parere favorevole della Procura alla richiesta di patteggiamento. "Pago per gli errori di altri – ha detto Mingardi –. Mi sono sempre occupato di altro, si è trattato di un inciampo a cui ho cercato rimedio pagando quanto dovuto". Sulle richieste delle difese si esprimerà il gip il 21 febbraio.