A sette anni dal terremoto. Basilica senza impalcature e con il tetto completato

Lunedì per l’anniversario la celebrazione del vescovo Renato Boccardo. Il sindaco: "Tornare ad ammirare la nostra chiesa fa bene al cuore".

A sette anni dal terremoto la Basilica di San Benedetto torna visibile dall’esterno. Se la ricostruzione privata procede a rilento quella del monumento simbolo del disastro provocato dal sisma si avvia alla conclusione. Manca poco all’anniversario del terremoto del 30 ottobre 2016 e in questi giorni sono state smontate le impalcature laterali che occludevano la visuale ed è stato completato il tetto della chiesa. Per celebrare lo storico momento di rinascita, lunedì in Basilica la cerimonia di preghiera sarà celebrata dal vescovo di Spoleto-Norcia, Renato Boccardo, e dai monaci benedettini. Ad annunciare lo smontaggio delle impalcature eil ritorno della preghiera in chiesa è stato Giuliano Boccanera, sindaco facente funzione, che spiega anche l’emozione nel rivedere la "casa" di San Benedetto nella sua interezza. "Finalmente - dice Boccanera - torniamo ad ammirare la nostra Basilica, ovviamente i lavori non sono conclusi, ma già rivederla senza impalcature fa bene al cuore". Per terminare il primo lotto di lavori rimangono da completare il portico ed il campanile, opere che dovrebbero concludersi entro la fine dell’anno. Già dai primi mesi del 2024 dovrebbe partire il secondo lotto di interventi. "S’ interverrà – continua Boccanera - sulla facciata e su tutti gli arredi e impianti interni; come da programma la Basilica sarà riconsegnata alla comunità nel 2025". Intanto però i nursini ed i turisti che in questi giorni visitano la Valnerina hanno la possibilità di ammirare la ricostruzione della parete laterale con tutti i suoi dettagli. "Un anno fa - ricorda il sindaco - il momento di preghiera del 30 ottobre si svolse nella cripta, quest’anno in Basilica e questo è il segnale concreto che la ricostruzione post sisma sta procedendo bene. A giorni si interverrà anche sull’adiacente monastero, ma basta vedere le tante gru nel centro storico per avere un’idea di come vogliamo al più presto rivedere Norcia recuperata".