Nasce il lievito per le plastiche. Rivoluzionaria scoperta alla Solvay

Inaugurato a Rosignano il primo impianto al mondo di Alve-One, prodotto segreto senza impatto ambientale

ROSIGNANO (Livorno)

Il bicarbonato che si usa come lievito per i dolci, in realtà può essere un agente capace di far ’gonfiare’ anche le plastiche dando alla materia morbidità ed elasticità, una caratteristica fondamentale per una miriade di prodotti, dalle suole delle scarpe ai cruscotti delle auto. La scoperta rivoluzionaria è stata fatta dal team di ricerca Solvay nel centro di Dombasle in Francia in collaborazione con i laboratori di Rosignano. Del resto per le grandi imprese l’Europa è l’unica dimensione possibile per competere a livello internazionale. E proprio a Rosignano ieri mattina è stato inaugurato il primo impianto di produzione al mondo di Alve-One (questo il nome con brevetto registrato), l’additivo che si può usare per tutte le plastiche morbide con il vantaggio di non avere praticamente impatto ambientale a differenza di altri agenti che contengono sostanze tossiche. Il bicarbonato usato per la produzione dell’Alve One è lo stesso che si può mettere in un bicchier d’acqua per combattere l’acidità di stomaco, anche se poi viene trattato con procedure particolari e segrete per ’incapsulare’ le particelle e fare in modo che si liberino solo a particolari temperature, quando la plastica viene fusa negli stampi e c’è bisogno che si ’gonfi’.

Rosignano ospita uno stabilimento Solvay da più di un secolo e ormai si è creato un tessuto di aziende ad alta tecnologia che collaborano con la società belga. Per questo, nell’ambito della galassia del gruppo, è stato scelto il sito industriale toscano che in soli 10 mesi è riuscito a passare dal progetto alla realizzazione pratica dell’impianto con tutte le certificazioni e i controlli di qualità.

"Un grande lavoro di squadra – spiega il direttore dello stabilimento Solvay di Rosignano Nicolas Dugenetay – non solo con le aziende di Rosignano, ma con tutto il gruppo Solvay, un progetto europeo di cui possiamo essere orgogliosi perché va nella direzione di una maggiore sostenibilità ambientale".

Al battesimo del nuovo reparto i vertici di Solvay Italia con il presidente Raffaele Calabrese De Feo e del gruppo con Mark van Bijserttverd (chief people officier executive) e Antoine Vieillard (capo dello sviluppo dei derivati). Al taglio del nastro anche l’onorevole Chiara Tenerini (Forza Italia) e il sindaco di Rosignano Daniele Donati che ha ribadito come l’amministrazione abbia sempre promosso un’industria sostenibile. Il Comune infatti ha sottoscritto già da tempo un protocollo d’intesa con Solvay per una collaborazione a tutela dell’ambiente, del lavoro e delle relazioni sociali. L’impianto, realizzato in soli dieci mesi grazie alla collaborazione di Solvay con Omp guidata dall’ingegner Andrea Formichi e dalla Coop Etruria Nord dell’Ad Lorenzo Tamburini, per ora ha una produzione di quattromila tonnellate all’anno, ma potrà essere incrementata man mano che si affermerà il nuovo prodotto.

E Solvay è attiva con il bicarbonato di sodio anche in altri settori come i filtri per i termovalorizzatori. Il bicarbonato riesce a ’ripulire’ i fumi dai metalli pesanti e altre sostanze che vengono intrappolate dalla polvere, il residuo poi viene lavorato ancora da Solvay per isolare le sostanze dannose per l’ambiente che possono essere recuperate.

Una chimica che quindi può essere rispettosa dell’ambiente e della salute umana a dispetto dei luoghi comuni del passato.

Luca Filippi