Una gara di giovanissimi
Roma,26 giugno 2020 - Sembrava tutto pronto per il via libera agli sport di contatto o di “prossimità” come si può definire il ciclismo, ed invece ancora non ci siamo. Alla fiducia e alla parole di speranza che erano state espresse dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora è arrivata la frenata del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) e del Ministro per Salute Roberto Speranza che in questi giorni, anche alla luce dei nuovi focolai rilevati in diverse parti d'Italia, continua a predicare pazienza e prudenza. Il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha anche scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, invitandolo ad esprimersi sulla ripartenza dello sport in Italia.
“Diventa sempre più difficile spiegare il motivo di posizioni del tutto intransigenti e, nello specifico, dell'impossibilita di individuare soluzioni e percorsi che, a certe condizioni, possano consentire la ripresa degli sport di contatto e soprattutto delle attività sportive amatoriali - ha scritto Spadafora - che sta determinando un duplice effetto negativo: da un lato, migliaia di Associazioni sportive dilettantistiche e Società sportive dilettantistiche sono costrette a cessare le proprie attività e a licenziare di fatto i propri collaboratori; dall’altro, gli sforzi sinora compiuti rischiano di essere seriamente compromessi”.
I bisogni che, nei prossimi mesi, potrebbero accrescersi. Si rischia una ripresa ancora più lontana nel tempo e qualcuno parla di un 2020 in bianco per l’attività giovanile, dilettantistica, amatoriale e minore. Non rimane che attendere ancora nella speranza di una prossima decisione del Governo (diciamo una decina di giorni) riguardo alla ripartenza dello sport. Aggiungiamo che una volta che arriverà, ci sarà un nuovo protocollo da applicare in tempi rapidi, responsabilità da chiarire e autorizzazioni da richiedere in deroga a tutti i termini prescritti dalle normative vigenti.