Giornata nera del calcio toscano: Arezzo, Livorno, Lucchese e Pistoiese retrocedono in D

Per tutte una caduta senza playout e senza attenuanti. Bene solo Pontedera e Grosseto

La delusione di un giocatore del Livorno (Novi)

La delusione di un giocatore del Livorno (Novi)

Firenze, 2 maggio 2021 - E’ finita nel peggiore dei modi, come si temeva. Ma quello che fa più rabbia è che la debacle sportiva si è consumata senza che le protagoniste coinvolte lottassero come era logico pensare. Segniamoci questa data: 2 maggio 2021. E’ il giorno in cui il calcio professionistico toscano perde in un solo colpo Livorno, Lucchese, Pistoiese e Arezzo. Tutte retrocesse in serie D. Per rendersi conto di cosa è successo basti dire solo che Livorno, Lucchese e Pistoiese hanno alle spalle una storia con 28 campionati di serie A e gli arancioni erano nella stagione del centenario: la festa per loro è finita malissimo. La Caporetto era annunciata perché sia l’Arezzo, unica toscana nel girone B, che rossoneri, amaranto e arancioni nel girone B erano appesi a un filo. Ma un destino benevolo lo cerchi dando il tutto per tutto nella partita che vale la stagione. Così non è stato.

L’Arezzo ha perso largo a Cesena in una partita con poca storia. Non è andata meglio al Livorno che aveva una sola possibilità (vincere) e sperare che le altre compagne di sventura non facessero altrettanto. Cosa che è accaduta mentre la squadra di Marco Amelia ha giochicchiato il primo tempo per poi essere colpita due volte nella ripresa dalla Pro Sesto che in caso di un miracolo sportivo sarebbe stato l’avversario anche nei playout. A Livorno si paga una stagione scellerata a livello societario anche se la squadra, ad eccezione di oggi, aveva risposto con determinazione e coraggio.

Quello della Lucchese è stato un campionato pessimo frutto di scelte cervollotiche, con tantissimi giocatori acquistati e poi ceduti, sostituiti con altri che per varie ragioni non hanno reso. Unica eccezione il centravanti Flavio Bianchi, in prestito dal Genoa, che in una squadra che stentava ha segnato ben 14 gol ed è pronto a rientrare nel club rossoblù.

Davvero inspiegabile il crollo della Pistoiese che nel 2021 ha indovinato solo due gare (il successo sul Como poi promosso in B e quello sul Renate) e poi è caduto in una depressione non cancellata neanche dall’alternarsi di tre allenatori in panchina (Frustalupi, Riolfo e Sottili). Sul terreno della Giana Erminio si è visto pochissismo e ci volevano i tre punti per sperare di ritrovare i lombardi ai playout. Stessa trafila di tre allenatori anche all’Arezzo partito con Potenza, poi affidato a Camplone e infine a Stellone. Anche qui la società ha fatto praticamente tre campagne acquisti ma è arrivata una retrocessione che è colpa grave perché non c’è stata neanche la forza di arrivare ai playout. La forbice di punti non ha perdonato. La Toscana si consola con Pontedera e Grosseto che hanno conquistato il pass per i playoff che iniziano domenica prossima. Gara secca in casa delle rivali con i granata sul terreno dell’Albinoleffe e i torelli di scena a Lecco. Ma per loro è già stata così una grande stagione. Quello che si otterrà sarà tutto di guadagnato.