Mens Sana, il tuo problema è sempre lo stesso Partenza buona, finale in apnea e poi la sconfitta

Migration

Dopo quattro sconfitte di fila, tutte per altro molto simili, la Mens Sana Basketball Academy mastica decisamente amaro. Contro la capolista Castelfiorentino i biancoverdi sono andati letteralmente ad un passo dal successo ma alla fine sono rimasti con il consueto e proverbiale pugno di mosche in mano. La colpa è del solito finale in apnea, con tanti errori in attacco e soprattutto una percentuale davvero troppo bassa dalla lunetta, mai come domenica scorsa decisiva per le sorti di un match tiratissimo. Adesso, sabato alle 18,30 in trasferta contro Valdisieve, c’è l’occasione del riscatto nella speranza di aver imparato dagli errori. "Questa sensazione di grande rammarico ha contraddistinto la maggior parte delle nostre sconfitte dell’ultimo periodo – aveva detto domenica coach Pierfrancesco Binella – Sicuramente la squadra non ha responsabilità perché se è in grado di arrivare a giocare a questo livello contro avversari della qualità di Castelfiorentino non sono mancati i meriti. Avevamo avuto la fortuna che i nostri avversari avevano dovuto rinunciare anche a Nepi, quindi avevamo un ulteriore vantaggio dopo aver costruito due primo quarti di gioco davvero molto buoni. Poi nel momento in cui loro si sono messi a zona per noi arrivata una fase di grande difficoltà offensiva. Basti pensare infatti che il primo canestro dal campo nel terzo quarto è arrivato dopo sei minuti di gioco". La nota dolente, come detto, sono stati i liberi. "Nei momenti decisivi, quando siamo chiamati a fare bene prima di tutto le cose apparentemente più semplici come di segnare i liberi veniamo puntualmente condizionati dalla componente emotiva perché non penso che non siamo in grado di tirarli meglio di come abbiamo fatto. La differenza sta lì infatti perché fare 818 dalla lunetta non può bastare a vincere partite di questo livello". Infine sulla nota lieta dell’ultimo turno. "Tognazzi? Con lui, pur non al massimo vista la lunga assenza, abbiamo proposto una rotazione diversa e devo dire che per certi aspetti ha funzionato e ci ha permesso di gestire la fatica degli esterni meglio di altre occasioni. Questo sarà un aspetto che sicuramente ci agevolerà nel prossimo futuro".

Guido De Leo