Duomo, dal cielo alla terra. Il pavimento viene scoperto

Dal 18 agosto pavimento scoperto. Un capolavoro di marmo

Il percorso: dalla Porta alla città del cielo al pavimento

Il percorso: dalla Porta alla città del cielo al pavimento

Siena, 24 luglio 2019 - Si avvicina uno dei momenti senesi preferiti non solo dai turisti, ma da chiunque sia capace di apprezzare la bellezza. Dal 18 agosto al 27 ottobre, il Duomo «si mette a nudo» e scopre il suo magnifico pavimento a commesso marmoreo, frutto di cinquecento anni di espressione artistica. Un viaggio simbolico alla ricerca dei più alti valori dello spirito umano. Dalla porta alla città del cielo fino al pavimento. Un percorso che conduce l’osservatore dalla sommità della Cattedrale e dal Facciatone del Duomo nuovo, fino alle tarsie marmoree con i loro volti e le loro storie.

Dal Museo dell’Opera, con la salita alla città del cielo, sarà possibile non solo ammirare i monumenti senesi più significativi, ma anche «vedere un nuovo cielo e una nuova terra» (Apocalisse 21,1). Attraverso l’ascesa i visitatori avranno l’impressione di muoversi lungo la scala apparsa in sogno a Giacobbe, la cui cima raggiungeva il cielo e dalla quale gli angeli di Dio salivano e scendevano (Genesi 28,10-22). In quello stesso sogno Dio promise a Giacobbe la terra sulla quale egli stava dormendo e un’immensa discendenza. Al suo risveglio Giacobbe esclamò «Questa è proprio la casa di Dio, questa è la porta del cielo», verso utilizzato dalla liturgia nella messa della dedicazione delle cattedrali. Ma «porta del cielo», secondo le litanie lauretane, è anche la Vergine. Una definizione che meglio esprime la potenza e la bontà di Maria, la quale come Madre di Cristo e dell’umanità, concorre alla nostra salvezza eterna in Cielo ove lei è «Regina assunta».

Il percorso «dall’alto» permette infatti di comprendere al meglio la dedicazione del Duomo di Siena all’Assunzione della Madonna e il forte legame che i cittadini senesi hanno da secoli: «Sena vetus civitas Virginis». La Madonna si definisce anche come Sedes Sapientiae, (sede di sapienza) e invita i cittadini a «visitare castamente il suo castissimo tempio», come si legge nell’iscrizione d’ingresso al Pavimento. «Nella solarità abbagliante dei suoi marmi e cotti» (Mario Luzi), Porta e Città del Cielo si riflettono nel Pavimento del Duomo di Siena per saldarsi in unico sguardo.