Violenza, caccia ai messaggi fra gli indagati

Gli investigatori sono interessati a ricostruire cosa si sono detti dopo il presunto stupro. Entro il 18 ricorso contro gli arresti per due

Niente nuovi interrogatori della polizia. Ma questo non vuol dire che non ce ne saranno altri, magari la prossima settimana. Magari alla luce delle prime risultanze del contenuto dei cellulari sequestrati ai quattro indagati per il presunto stupro di gruppo denunciato da una studentessa senese. Il primo inquadramento generale dell’inchiesta sembra essere stato completato da parte della procura, cristallizzando il quadro probatorio. Che certo non esaurisce l’indagine, sempre alle prime fasi.

Il ’no’ alla possibilità di tornare a lavoro che è arrivato lunedì sera dal gip Jacopo Rocchi per due ai domiciliari, Alessandro Cappiello e Alessio Langella, ha indotto i difensori a lavorare da subito sul ricorso motivato al tribunale per la libertà di Firenze. "Non ci sono le esigenze cautelari ravvisate dal giudice, legate principalmente alla reiterazione del reato", osserva Danilo Lombardi, avvocato di Cappiello. Che conferma il deposito del ricorso entro il 18 giugno. Lo stesso farà il legale di Langella, Duccio Panti. Identici ovviamente i termini. Già depositata, invece, dal difensore del giocatore Manolo Portanova, Gabriele Bordoni, l’istanza al riesame.

L’attesa è però per conoscere il contenuto dei messaggi che i protagonisti della vicenda si sono scambiati, quale era il loro tenore. Se ci sono commenti della notte fra il 30 e il 31 maggio. E ancora. Se sono stati cancellati davvero dei video e, in caso affermativo, quando ciò è avvenuto. Filmati (o foto) che, questo sostiene la ragazza, sarebbero stati effettuati durante la violenza perchè ha visto dei flash. S’inizierà domani analizzando il contenuto del cellulare di Alessio Langella, a mezzogiorno inizieranno le operazioni su quello di Cappiello, alle 15 di Portanova e del minorenne. Operazioni che prenderanno l’intera giornata. E che vengono ritenute fondamentali per capire, almeno ad una prima visione, se come denunciato dalla ragazza si è trattata di una violenza di gruppo, oppure se lei era consenziente come ha dichiarato almeno uno degli indagati al giudice. L’accertamento irripetibile, che avverrà alla presenza dei rispettivi tecnici informatici, si concluderà venerdì mattina con l’estrazione dei dati del cellulare della giovane.

Laura Valdesi