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San Gimignano, l’ora dei controlli. Sotto la lente degli specialisti le porte San Giovanni e San Matteo

Gli operatori dell’università di Firenze sono di nuovo tornati dentro le mura per nuove valutazioni

Gli specialisti operatori dell’università di Firenze sono di nuovo tornati dentro le mura per continuare controlli e monitorare a vista le porte di San Gimignano, nella foto gli accertamenti a quella di San Giovanni

Gli specialisti operatori dell’università di Firenze sono di nuovo tornati dentro le mura per continuare controlli e monitorare a vista le porte di San Gimignano, nella foto gli accertamenti a quella di San Giovanni

Osservati speciali e monitorati al laser e con altri strumenti di alta precisione e ‘toccati’ da mani esperte i prestigiosi e gettonati monumenti di San Gimignano.

Dopo il meticoloso controllo e la stabilità strutturale esterna e interna della Torre Grossa dai suoi svettanti 53 metri, o giù di lì, di palazzo comunale da parte sia dei tecnici dell’Università di Firenze e sia dalla speciale squadra ‘alpino fluviale’, i rocciatori dei vigili del Fuoco, questa volta gli specialisti operatori dell’università di Firenze sono di nuovo tornati dentro le mura per continuare controlli e monitorare a vista, le due porte d’ingresso della città prima a porta San Giovanni per poi passare all’altra gemella di San Matteo. Si tratta di un minuzioso controllo e di indagini, a occhio nudo, (per ora) e monitorare attentamente il manufatto a cotto per rendersi conto di persona, sempre per ora, della salute della struttura o di eventuali movimenti che da secoli i due monumenti di San Gimignano, patrimonio del mondo, possono aver incontrato delle lievi ‘scosse’ dal sottosuolo nel corso di questo periodo e durante la loro secolare vita. Dal monitoraggio e controlli delle due porte San Giovanni e San Matteo gli specialisti tecnici dell’Università fiorentina con il supporto e la collaborazione dei tecnici dell’ufficio tecnico del comune, passeranno in scrupolosa rassegna al monitoraggio ad altri monumenti di San Gimignano. Dopo le porte il programma di controllo prevede di ispezionare il paramento esterno della monumentale Cisterna, il pozzo di piazza Cisterna, che in verità ne avrebbe bisogno e da tanti anni promesso di restauro per quella immagine, la più gettonata da milioni e milioni di visitatori da tutto il mondo, sul pozzo di piazza, per passare al controllo al pozzo di piazza Pecori, l’altra cisterna nel parco della Rocca di Montestaffoli (primo borgo medioevale della città) e l’altro monumentale pozzo di piazza Sant’Agostino. La fase e i controlli della stabilità interna delle Cisterne, i pozzi del comune del centro storico erano state già visitate (e ripulite) a suo tempo con esito positivo.

Alla fine di questa nuova indagine sarà rilasciata dall’università di Firenze la relazione dello stato di salute esterna di questi ammirati suggestivi e preziosi monumenti di San Gimignano.

Romano Francardelli