È appena uscita la classifica Vqr 2015-2019, ovvero Valutazione della qualità della ricerca, stilata per conto del Ministero dall’Agenzia nazionale per la valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur). Lo studio traccia un bilancio della produzione scientifica degli istituti di formazione e ricerca relativo al periodo tra il 2015 e il 2019: si basa sull’analisi, da parte di 11mila esperti, di oltre 180mila pubblicazioni scientifiche prodotte da 65mila ricercatori di 134 istituzioni, di cui 98 università.
Un rapporto molto importante visto che dalla Vqr dipendono gli stanziamenti ministeriali alla ricerca: una parte - circa il 30 per cento – del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) dipende da questo strumento. L’Università degli Studi compare in questa lista nella prima metà della classifica che vede in vetta La Sapienza di Roma. "La valutazione conferma che la nostra produzione scientifica è qualitativamente superiore al peso dell’ateneo senese nel sistema universitario italiano" sottolinea il rettore Francesco Frati.
"Siamo sopra la media: significa che i nostri ricercatori, strutturati e neoassunti, hanno miglior performance rispetto al sistema intero. Poi aspettiamo i dati analitici relativi ai Dipartimenti per vedere se ci sono punte, un’area scientifica che va meglio".
p.t.