Palio straordinario, l’altolà della Lupa: "Il Comune rispetti i nostri festeggiamenti"

Le perplessità di Vallerozzi e del fronte del ‘no’

Petrangeli (a destra) non nasconde l’amarezza per il Palio straordinario

Petrangeli (a destra) non nasconde l’amarezza per il Palio straordinario

Siena, 13 settembre 2018 - "I festeggiamenti per la vittoria dell’Assunta finiranno il 13 ottobre. La Contrada si aspetta che questa dimensione tradizionale della liturgia del Palio venga rispettata, qualora sia fissata la dato dello Straordinario. Non nutro comunque dubbi che il Comune terrà conto di tale aspetto nel prendere le sue decisioni, altrimenti sarebbe irrispettoso nei confronti della Contrada che ha vinto il 16 agosto". Chiaro e forte il messaggio di Luca Petrangeli, priore della Lupa, una delle sette Consorelle che ha detto ‘no’ alla Carriera dedicata ai 100 anni della Prima guerra mondiale, insieme a Drago, Oca, Onda, Valdimontone, Torre e Chiocciola.

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«Il nostro voto contrario allo Straordinario – prosegue Petrangeli – riguarda soprattutto un’improvvisazione che nel Palio riteniamo poco opportuna rispetto ai ritmi e all’organizzazione complessiva della Festa. La programmazione è fondamentale per garantire la sicurezza, complessa la macchina organizzativa che sta dietro il Palio moderno. Se la Carriera fosse stata proposta per il 2019 non sarei stato così sicuro che la mia Contrada avrebbe detto no». Il priore spiega poi che convocherà una nuova assemblea quando, decisa la data dello Straordinario, il Comune chiederà alle Consorelle che hanno detto no se questa è la loro ultima parola. A tale riguardo ha invece già deciso l’Onda.

«Se il consiglio comunale delibererà la fattibilità dello Straordinario – conferma il priore Massimo Castagnini – la volontà della Contrada è quella di esserci. L’assemblea di martedì è stata molto partecipata da parte dei giovani e degli adulti, con vari interventi. Si è manifestata una larghissima maggioranza per il ‘no’ . Sono soddisfatto anche delle nuove generazioni che, al di là di quello che può essere l’entusiasmo comprensibilissimo di correre un altro Palio hanno valutato molte sfaccettature. E soprattutto hanno ascoltato i pareri e le esperienze delle persone più mature e dei loro vertici contradaioli».

«La storia ci insegna che l’Oca ha sempre votato contro di principio agli Straordinari. In questo caso specifico – sottolinea il governatore di Fontebranda Francesco Cillerai – c’era l’aggravante che tempi e modi di presentazione non erano consoni. Se mi attendevo un verdetto del genere? Quello della mia Contrada sì, per quanto riguarda quello generale avevo forti sensazioni che saremmo andati verso un sì». L’Oca quando dovrà comunicare a Palazzo Pubblico se intende o meno partecipare allo Straordinario riconvocherà l’assemblea.

La prima Contrada a votare contro la terza Carriera, martedì sera, è stata il Drago, fresco di vittoria. «Modalità e tempistica ci sembravano difficilmente realizzabili», evidenzia il priore Claudio Rossi sottolineando al contempo «che le assemblee sono state tutte nutrite per cui la scelta è risultata veramente espressione del popolo. Lato positivo della vicenda, al di là dell’esito».