Undici giorni di cassa integrazione nel mese di ottobre. E’ quanto comunicato da Beko Europe alle Rsu aziendali nella riunione di ieri. Si tratta del maggior numero di giornate mensili di stop produttivo mai sostenute dai 299 lavoratori dello stabilimento di viale Toselli, che guardano con grande preoccupazione al futuro.
Daniela Miniero, segretaria della Fiom Cgil di Siena, non ha dubbi: "Siamo di fronte al record, in negativo, di giorni di cassa integrazione. Dal nazionale confermano che al ministero delle Imprese e del made in Italy non arrivano date di convocazione del tavolo, quindi guardiamo con speranza all’appuntamento dell’8 ottobre a Firenze con Valerio Fabiani, consigliere del presidente Giani per le crisi industriali". E ancora: "Certo, quest’ultimo segnale da parte dell’azienda non è positivo – continua Miniero –. Tra i lavoratori c’è tanta preoccupazione e amarezza per l’atteggiamento di Beko". Poi il riferimento alla politica: "So che in Consiglio comunale dovrebbero essere discusse un’interrogazione del centrosinistra e una mozione della maggioranza – conclude –. E’ giusto che si inizino a dare risposte ai lavoratori, che sono i veri protagonisti della vertenza".
Giuseppe Cesarano, numero uno della Fim Cisl, non usa mezzi termini: "Questo è il mese peggiore in assoluto per numero di giorni di cassa integrazione – tuona –. La situazione ora sta diventando insostenibile, mentre da Roma arriva soltanto silenzio". E sul tavolo regionale dell’8 ottobre: "La Regione proporrà alcune soluzioni urbanistiche sullo stabile di viale Toselli – è la previsione di Cesarano –, dichiarandosi disponibile a investire risorse per l’urbanistica. Questo ci fa comodo, ma è chiaro che un tavolo nazionale avrebbe risonanza diversa".
A guardare i numeri è Massimo Martini, segretario della Uilm di Siena: "Con la bassa stagionalità – le sue parole – diminuiscono le commesse e aumentano i giorni di cassa. Non possiamo che essere pessimisti, speriamo che il Golden power possa darci qualche anno di garanzia". E sui lavoratori: "La cassa integrazione sta producendo effetti non solo economici, ma anche psicologici. E’ il segnale che l’azienda è a fine corsa".