
Dott. Massimo Fagnani
Il Dott. Massimo Fagnani, Medico chirurgo, Specialista in Odontostomatologia ci parlerà di chirurgia implantare e delle nuove tecnologie che permettono una maggiore precisione e una minore invasività.
-Cosa si intende, Dr Fagnani per chirurgia implantare mini-invasiva?
Si intende un approccio chirurgico conservativo nei confronti dei tessuti, ma non per questo meno preciso. In molti casi è oggi possibile eseguire una terapia implantare senza dover fare un taglio chirurgico delle gengive e quindi senza dover suturare una ferita alla fine dell’intervento, ma con un posizionamento implantare molto più corretto, ai fini protesici, di quanto avveniva in passato.
-Come è possibile inserire degli impianti dentali senza “tagliare”?
Attraverso una progettazione dell’intervento chirurgico sul computer. Nella chirurgia tradizionale, l’implantologo esegue un taglio sulla gengiva per vedere bene l’osso e decidere il tipo di impianto da usare. Oggi la tecnologia dedicata ci fornisce strumenti di valutazione pre operatoria per mezzo dei quali possiamo programmare l’intervento e far preparare una sorta di dima chirurgica che guida l’implantologo nell’inserimento delle viti implantari. Non è più necessario, in moltissimi casi, aprire un lembo gengivale, in quanto grazie alla guida chirurgica l’implantologo può inserire l’impianto attraverso un piccolissimo foro.
-E’ un po’ quello che succede in ortopedia già da molti anni?
Si, in un certo senso è paragonabile a quello che dice lei. Una volta per operare un semplice menisco il chirurgo ortopedico doveva effettuare un grande taglio sul ginocchio. Oggi questo sarebbe impensabile, perché la tecnologia ha permesso di compiere il medesimo intervento attraverso due piccoli forellini (artroscopia).
-Come funzione il procedimento di programmazione dell’intervento implantare?
Il paziente viene sottoposto ad un semplice esame radiologico 3D(CBct) localizzato alla zona da trattare ed ad una impronta, che ormai è quasi sempre di tipo ottico, delle arcate dentarie. Dopo questa fase, con un software dedicato, il chirurgo esegue, virtualmente, l’intervento chirurgico sul computer. Una volta determinate esattamente le posizioni degli impianti, il progetto virtuale viene inviato ad un centro fresaggio. Dopo circa una settimana arriva allo studio dentistico tutto il necessario per portare a termine l’intervento sul paziente.
-L’applicazione dell’impianto quindi risulta molto veloce e sicura?
Certamente, grazie ad una mascherina trasparente che viene appoggiata sui denti del paziente o sulle sue mucose gengivali, spesso è possibile inserire gli impianti in maniera molto rapida e precisa attraverso dei piccoli forellini. Questo va a vantaggio enorme del paziente che vede ridurre i tempi chirurgici e quindi tutte le sequele post-operatorie come dolore, gonfiore, ecc, e soprattutto si evitano molti errori di posizionamento da parte del chirurgo, il quale, con la dima chirurgica, è obbligato a seguire il percorso di inserimento progettato con il computer.
-E’ una procedure molto costosa?
No, anzi, la possibilità di progettare con un software permette di ridurre il numero delle sedute e la durata dell’intervento, incidendo quindi favorevolmente anche sui costi per il paziente.
-Ha parlato di impronta ottica, cos’è esattamente?
Oggi disponiamo di scanner ottici intraorali, una sorta di telecamera che permette di “filmare” le arcate dentarie del paziente evitandoci di dover prendere le classiche impronte con fastidiose paste gommose che possono indurre senso di soffocamento e/o conati di vomito al paziente. Il modello dei denti del paziente non è più ricavato attraverso una colata di gesso all’interno delle impronte di gomma, bensì attraverso una stampante 3D che legge il file dell’impronta ottica e ne ricava un preciso modello in resina.
-E’ possibile applicare oltre agli impianti anche i denti nella stessa seduta?
Tra i materiali che vengono preparati per il giorno dell’intervento ci sono, oltre ai modelli dei denti del paziente e alla dima chirurgica, anche i monconi da avvitare sugli impianti ed i denti provvisori, in maniera tale da poterli applicare immediatamente se sono soddisfatte le condizioni per poter procedere con un carico immediato. Questo, come del resto succede anche nella chirurgia implantare tradizionale, dipende molto dalla qualità dell’osso del paziente e dalla conseguente stabilità implantare che riusciamo a raggiungere in fase chirurgica.
-Cosa succede se il paziente non ha più osso per poter posizionare gli impianti? Si deve rassegnare alla classica e instabile “dentiera”?
Assolutamente no. Oggi disponiamo di tecniche sofisticate atte a trattare qualunque caso clinico. Non sempre nei casi di grave atrofia è possibile riabilitare il cavo orale del paziente con protesi fissa, ma possiamo sempre fornire una protesi stabile ancorata all’osso residuo tramite impianti zigomatici, pterigoidei o griglie sottoperiostee.
-Nei giorni 2-3-4 del mese di Ottobre si terrà presso lo Studio Odontoiatrico Fagnani un OPEN DAY di implantologia. Di cosa si tratta?
Saranno giornate interamente dedicate alle problematiche sopra esposte. Chi prenota un appuntamento sarà sottoposto ad una visita specialistica con valutazione delle proprie condizioni cliniche al fine di valutare un intervento implantare.
-Che cosa verrà fatto esattamente?
Dipende da caso a caso, ma ai pazienti interessati ad una riabilitazione implantare, in linea generale verranno prese delle impronte ottiche, sarà poi valutato l’esame radiografico 3D del settore osseo di interesse. Questa fase sarà seguita da un progetto implantare virtuale con rilascio del preventivo.
-Allora ci vediamo il 2-3-4 Ottobre allo Studio Odontoiatrico Fagnani?
Certo! Chiunque sia interessato può chiamare lo 0583 342457 per ulteriori informazioni e prenotare la sua visita specialistica per una valutazione globale della sua situazione clinica. Poi potrà decidere in tutta tranquillità anche in funzione del preventivo di spesa che ne consegue, se e quando approcciare una terapia implanto protesica volta a ripristinare la funzione e l’estetica della propria bocca.
NB : lo studio, con Autorizzazione Regionale, dispone di due sale di attesa separate e cinque studi odontoiatrici per la massima sicurezza dei pazienti.