Si chiama ’Essenze di vite’, il progetto che ieri mattina in Comune ha portato alla consegna della borsa di studio istituita dall’associazione nazionale Donne del Vino con partner l’associazione Ais Toscana per promuovere il "bere consapevole" nelle giovani generazioni, mettere in evidenza le opportunità di lavoro che offre il mondo del vino e per ricordare insieme due "donne del vino" vittime di femminicidio: Donatella Briosi e Marisa Leo. A ricevere la borsa di studio Marisa Ponzecchi, neodiplomata all’istituto Datini, che quindi avrà l’opportunità di frequentare i tre corsi organizzati dalla delegazione di Prato di Ais per il diploma di sommelier.
"La cerimonia ha un valore altamente simbolico per il contrasto alla violenza di genere e soprattutto riveste un profondo significato nei confronti dei giovani destinati a professioni turistiche, perché intende spronarli a inserire il vino e l’agroalimentare nella loro formazione, un settore altamente capace di creare economia sul territorio", commenta la presidente dell’associazione Donne del Vino della Toscana, Donatella Cinelli Colombini. Un intento condiviso dal presidente di Ais Toscana Cristiano Cini: "Abbiamo fin da subito sposato la causa delle Donne del Vino perché riteniamo che il messaggio trasmesso sia estremamente significativo, ma anche perché crediamo che sia importante investire sempre più sulle giovani generazioni per dare un segnale di apertura al futuro per la nostra professione". Marisa Ponzecchi e tutte le destinatarie del premio sono state selezionate fra gli studenti degli istituti in cui sono avvenute le lezioni sul vino del progetto D-Vino nell’anno scolastico 2023-24 dal proprio corpo docente. I corsi, di 10 ore ciascuno, hanno riguardato un Istituto Turistico e un Istituto Alberghiero di ogni regione - in Toscana le lezioni si sono svolte agli Istituti Datini di Prato e Saffi di Firenze - e le Donne del Vino hanno fornito agli studenti nozioni e testimonianze di enologia e viticultura, struttura produttiva del vino toscano, principi di degustazione, dati sulla commercializzazione, comunicazione e turismo del vino.
"Sono onorata di essere la madrina di questa premiazione perché è frutto di un progetto che racchiude in sé tante ricadute positive. Quella sociale innanzitutto, - commenta la sindaca Ilaria Bugetti - con il sostegno alle donne vittime di femminicidio; quello formativo per dare ai giovani le competenze per muovere i primi passi nel settore del vino e dell’enogastronomia di cui l’Italia e anche il nostro territorio è ricchissima".