Sarà un’estate jazz con il giovane Grassi

A 23 anni ha già inciso il primo cd, ‘Introspettivo’. E per il secondo anno organizzerà a Bacchereto uno stage aperto a tutte le età

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La musica jazz, una passione che può diventare anche una professione. Filippo Grassi, 23 anni di Bacchereto, studia al Conservatorio di Livorno e quest’estate organizzerà il secondo stage di sax, aperto a tutte le età. Ad ospitare lo stage sarà la sede della Filarmonica Verdi a Bacchereto di cui Filippo fa parte e oltre alle lezioni teoriche e pratiche ci sarà poi la possibilità di esibirsi in concerti ad Artimino e nelle frazioni. Perché Filippo Grassi ha scelto il sax? "La musica jazz – racconta – in Italia ha avuto il suo massimo splendore fra gli anni ’70 e ’80 e poi c’è stato un declino, oggi musica classica e jazz si incontrano sul palco grazie a tanti artisti. Dopo il liceo musicale ho individuato il conservatorio che faceva per me legato proprio al jazz, quello di Livorno con il maestro Valerio Barbieri che ha collaborato al mio primo disco ‘Introspettivo’. E ora stiamo lavorando al secondo cd".

‘Introspettivo’ ha visto la partecipazione di Andrea Coppini (sax contralto e sax tenore), Francesca Simonelli (sax tenore) e Corrado Biermann (chitarra elettrica e acustica) mentre l’artista Valentino Grassi ha realizzato la copertina. Lo stage di sax si terrà dal 21 al 31 luglio e a breve apriranno le iscrizioni. Filippo Grassi e la Filarmonica Verdi vorrebbero creare delle borse di studio per gli allievi più meritevoli e sono in corso contatti con il Comune di Carmignano e le banche locali. "Questo stage – aggiunge – non vuole essere un master per professionisti ma accessibile a tutti in quanto permette di avvicinarsi al jazz, conoscere gli insegnanti, orientarsi sul tipo di sassofono da comprare e lavorare in un clima di collaborazione. L’anno scorso abbiamo avuto 12 iscritti e ognuno si è messo a disposizione dell’altro, un aspetto questo che ha colpito molto i docenti".

Filippo Grassi ha presentato ‘Introspettivo’ allo Spazio Zero di Casalguidi in una serata ‘Trasmutazione’ abbinata alle opere d’arte di Luigi Petracchi con la performance della ballerina Giulia Santi (della scuola Danz’Art di Agliana) ed è stato un grande successo.

La passione per il jazz può diventare una professione? "Dalla riforma del Conservatorio – conclude Filippo – si sono aperte molte possibilità. Il Conservatorio è una laurea 3+2 e permette di affrontare la musica da un punto di vista storico sino allo strumento. E oltre all’attività concertistica c’è la possibilità dell’insegnamento ed è quello che vorrei fare. Si sta riscoprendo in Italia anche il valore delle Bande musicali".

M. Serena Quercioli